Milano, inseguimento a 200 km/h: a bordo minori rom

di Massimo De Angelisdomenica 18 maggio 2025
Milano, inseguimento a 200 km/h: a bordo minori rom
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Ormai i folli inseguimenti sulle strade di Milano, e provincia, sono all’ordine del giorno. Due minorenni rom, legati al “movimentato” campo di Chiesa Rossa, di 15 e 17 anni, sono stati arrestati dopo una corsa spericolata in tangenziale a quasi 200 km/h. Da quanto è emerso nelle ultime ore, la banda di baby nomadi aveva tentato nella notte di venerdì il furto all’interno di un bowling a Pieve Emanuele insieme ad altri complici sempre di minore età. Ma il registratore di cassa era già stato svuotato e così sono fuggiti a mani vuote. Mancato il colpo, salgono a bordo di un’Alfa Mito (si scoprirà poi intestata a un prestanome pregiudicato), passando in via dei Missaglia-Boifava (tanto per iniziare) con il semaforo rosso. Il loro comportamento viene notato da una vettura dei Carabinieri del Radiomobile, che intima subito di fermarsi.

I fuggitivi, al contrario, scappano, tirano dritto, uscendo dalla città, e giungono sulla tangenziale da Rozzano in direzione nord alla velocità di 200 km/h, zigzagando pericolosamente tra le altre macchine. Nel frattempo i militari dell’Arma chiamano a supporto ulteriori pattuglie. Sul cavalcavia Luraghi (quartiere degli Olmi) vanno in testacoda, il motore esplode e sono costretti a fermarsi, bloccati dalle forze dell’ordine, mentre alla guida c’è un ragazzino quindicenne. Non soddisfatti i giovani rom cercano di scappare a piedi, ma vengono presi immediatamente.

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Poco prima, utilizzando un piccone, avevano cercato di scassinare un bowling a Pieve. Dentro la macchina erano in quattro: oltre al guidatore, arrestato anche un 17enne per tentato furto e resistenza. Un altro passeggero 16enne viene denunciato e infine un 13enne, non imputabile, è stato affidato alla madre. Con questo fatto di cronaca nera torna alla ribalta il campo di Chiesa Rossa (dove vivono 180 nomadi censiti), spesso al centro di polemiche tra futuri sgomberi, allacciamenti abusivi e le recenti minacce a una delegazione della Lega che voleva visitare l’area. Per non dire della sparatoria di febbraio quando due uomini, padre e figlio, sono stati feriti da colpi di pistola all’interno del campo. Marco D., 59 anni, e Kevin, 29 anni, sono stati colpiti alle gambe da almeno una decina di proiettili che per fortuna non li hanno feriti gravemente. L’agguato è stato compiuto da quattro uomini incappucciati a bordo di un’auto scura.

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