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Strage del Circeo, il giudice:

"Guido libero, non serve sorveglianza"

Michelangelo Bonessa
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 Nessuna misura di sicurezza per Gianni Guido, uno dei tre massacratori del Circeo del 30 settembre 1975, tornato in libertà il 25 agosto scorso dopo aver scontato la pena per l'omicidio di Rosaria Lopez e quello tentato di Donatella Colasanti. Il giudice del tribunale di Sorveglianza Enrico Della Ratta Rinaldi, accogliendo la richiesta dell'avvocato Massimo Ciardullo, ha respinto la richiesta di applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata fatta dalla procura di Roma nell'aprile del 2008 quando il 54enne, amico di Angelo Izzo ed Andrea Ghira, fu affidato ai servizi sociali. Il giudice doveva valutare se Guido, che per il massacro del Circeo era stato condannato a 30 anni di carcere, fosse tra l'altro socialmente pericoloso. Secondo quanto si è appreso, adesso, è stata dichiarata la non pericolosità sociale di Guido, sulla scorta del percorso giudiziario che l'ha visto ottenere nel tempo tutti i benefici premiali della Legge Gozzini.

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