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Coronavirus, non lo dite a Giuseppe Conte e Rocco Casalino che il mondo sarà delle donne

Marta Cartabia

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Sul quotidiano La Stampa Bianca Stancanelli ha scritto un articolo così titolato: "Le donne meno colpite dal Covid-19 guideranno la società del futuro". Sommarietto: "Una nuova era, il "ginocene": per un po' circoleranno solo loro, mentre gli uomini più vulnerabili resteranno a casa". Da questo pezzo, oggi il Tempo in edicola,  commenta l'idea di quello che accadrebbe in una ipotetica società del futuro e anche nella politica italiana se avvenisse quello che la Stancanelli ha scritto. Si parte prima con alcune domande.  

 

 

 

 

La prima: le donne che dovrebbero tornare a lavoro non dovrebbero solo fare le manager o comandare ma anche portar via la monnezza dalle strade. Se il differenziale di genere vale, beh che valga in ogni campo, scrive Massimiliano Lenzi. Secondo: l' età media del nostro Paese è anzianotta il che vorrebbe dire ritrovarsi anche con le settantenni e ottantenni in pista, a sgobbare, per soccorrere i maschi fragili. Terzo: chi glielo dice a Giuseppe Conte ed a Rocco Casalino, due maschi, che per un po' dovranno fare largo alle donne? Come per esempio è accaduto alla Corte Costituzionale dove per la prima volta c'è una donna come presidente (Marta Cartabia).  Magari, scrive Lenzi riferendosi a Conte e  Casalino potrebbe mandargli un telegramma una virologa. E sottolineiamo la a finale. Segno femminile in questi tempacci. Per l' umanità, certo. Ma soprattutto per i maschi.

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