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Coronavirus, il questionario è l'alternativa ai tamponi: le domande per scoprire se si è positivi

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Un semplice questionario basato su dati clinici da sottoporre ai pazienti potrebbe a breve diventare il nuovo strumento diagnostico alternativo ai tamponi. Lo scrive Maria Sorbi nell’edizione odierna de Il Giornale, rivelando il metodo che è stato messo a punto da un’equipe di medicina generale del Piemonte. Tutto passa da un foglio di raccolta dati che valuta diversi fattori: la presenza di febbre più alta di 37,5 gradi per più di tre giorni, tosse secca o dispnea, dolori muscolari, sostenuta astenia, cefalea, mal di gola, rinorrea, disturbi gastrointestinali. E ancora i sintomi chiave del virus quali la perdita dell’olfatto, l’alterazione del gusto e la presenza di una congiuntivite bilaterale. Incrociando tutte queste informazioni, i medici sono convinti di poter diagnosticare un’infezione da Covid-19. “Ora i pazienti che abbiamo individuato verranno sottoposti a tampone, per verificare la veridicità della nostra diagnosi. Se risulteranno positivi almeno otto su dieci, significa che abbiamo in mano uno strumento valido”. Il questionario potrebbe quindi diventare prezioso per le diagnosi in tutta Italia: è un metodo più rapido e meno costoso dei tamponi e andrebbe a rafforzare l’intervento sui territori. 

 

 

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