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Coronavirus, il virologo Andrea Crisanti: "Seconda ondata di contagi sicura, conseguenze inevitabili"

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"Dobbiamo imparare a convivere con il coronavirus". Questa la sentenza di Andrea Crisanti, il virologo braccio destro di Luca Zaia. "Nella fase 2 ci saranno molte più occasioni di trasmissione del virus. Venendo meno le misure di contenimento, nuovi focolai verranno fuori sicuramente. Occorre prepararsi alle inevitabili conseguenze. I fondamentali? Protezioni, sanificazione, tamponi. E la capacità di reazione immediata che abbiamo messo a punto" spiega in una lunga intervista al Giorno.

 

 

E non è un caso se la Regione Veneto sia stata quella meglio gestita: "Noi la ricetta per spegnere i focolai ce l'abbiamo - prosegue il professore ordinario italiano di microbiologia all'Università di Padova - e l'abbiamo messa in pratica: si tratta di circoscrivere rapidamente l'area, fare tamponi a tutti subito, isolare i positivi, ripetere l'operazione dopo 7-8 giorni per agguantare i casi che dovessero essere sfuggiti alla prima osservazione. Chiudi, e il cluster finisce". Il consulente di Zaia segue la scia del governatore: "Se vogliamo riaprire le fabbriche è opportuno capire chi sono gli individui a rischio". E la riapertura delle aziende è uno dei principali pensieri del Veneto, pronta a rimettere in moto l'economia.

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