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Garlasco, la perizia sul pc

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'scagiona' Alberto Stasi

Silvia Tironi
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Due a zeroper Alberto Stasi. Anche la perizia sul pc del bocconiano, unico accusato diaver ucciso la fidanzata, Chiara Poggi, il 13 agosto 2007 a Garlasco, fa segnareun altro punto a suo favore. La perizia informatica di circa 200 pagine, depositataoggi in tribunale a Vigevano smonta dunque l'ipotesi dell'accusa e dà ancoraragione a Stasi. Gli esami sul computer sono in linea con le altre due perizie,una medico legale e l'altra chimico sperimentale consegnate nelle scorsesettimane. Nella loro relazione Roberto Porta e Daniele Occhetti, espertiinformatici di Torino nominati dal gup Stefano Vitelli, hanno confermato l'alibidel giovane. Dal suo pc “irrimediabilmente compromesso” dalle operazionieffettuate dai carabinieri nei giorni successivi il delitto, sono però riuscitiinsieme ai consulenti delle parti a estrapolare dati rilevanti: hannodimostrato che Alberto la mattina dell'assassinio, il 13 agosto del 2007, aprìil pc alle 9,35 e, dopo aver visionato foto erotiche, ha lavorato alla sua tesifino alle 12,20. E ogni due minuti ha salvato la sua tesi di laurea; proprioquel tasto di 'salvataggio' premuto sulla tastiera del computer portatile perevitare che i problemi avuti con i virus informatici e il suo alimentatore'difettoso, potessero cancellare quanto scritto, lo rende sempre più 'destinato'all'assoluzione. Perché quei salvataggi sono avvenuti quando Chiara, secondol'accusa, veniva uccisa con un'arma mai trovata. La perizia conferma inoltre cheAlberto e Chiara hanno visto alcune immagini la sera del 12 agosto, così comeconferma l'attività del portatile dell'unico indagato il giorno successivo.Dalle 9.36 alle 12.20 il bocconiano lavora alla tesi di laurea e salvacontinuamente il suo file. La difesa di Alberto, intanto, è pronta a tornare inaula il 24 ottobre prossimo.

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