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Silvia Romano, l'indiscrezione: tradita dalle persone del villaggio che era andata ad aiutare

 Silvia Romano

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Per tutta la giornata di ieri, domenica 10 maggio, Silvia Romano ha raccontato la sua esperienza del sequestro agli inquirenti.  Il racconto di un tradimento, come scrive Repubblica, avvenuto in un villaggio keniano dove era arrivata per aiutare bambini e invece finita in un sequestro a scopo di estorsione senza violenze né fisiche né psicologiche. L' interrogatorio del sostituto procuratore Sergio Colaiocco, con accanto i carabinieri del Ros, è partito da settembre del 2018 quando Silvia per la prima volta è arrivata in Kenya per un progetto della onlus Africa Milele. Il suo lavoro era seguire i bambini del villaggio di Chakama, nella contea di Kilifi, non lontano dalle spiagge di Malindi. Qualcuno però dentro quel villaggio - sottolinea Repubblica - l'ha tradita, spifferando agli jihadisti di Al Shabaab che una ragazza occidentale lavorava sola, senza particolari protezioni

 


"Sin dal principio mi hanno trattata bene, senza farmi né violenze fisiche né psicologiche. Avevano sempre il capo coperto, e quindi non sarei in grado di riconoscerli. Non mi hanno mai minacciato di uccidermi, né tantomeno mi hanno puntato contro armi. Mi hanno sempre detto: se fai quello che ti diciamo, se non provi a scappare, non ti accadrà nulla. Io però ero disperata, non riuscivo a vedere un futuro", ha raccontato poi  la Romano. Il percorso di conversione all'Islam è cominciato per caso. "Ho chiesto dei libri e mi hanno portato il Corano. Ho cominciato a leggere per curiosità e poi è stato normale: la mia è stata una conversione spontanea". La ragazza ha già incontrato una psicologa e l'argomento, evidentemente, verrà approfondito nelle prossime settimane: c' è da capire se invece le pressioni ci sono state e Silvia le abbia subite incosciamente. "Alcune cose andranno riapprofondite tra un po' di tempo", spiegano gli investigatori che però hanno scelto di non andare oltre: la ragazza ha negato di essere stata costretta alla conversione o a sposare un islamico. E ha detto di non essere incinta. "Se la conversione è stata una scelta personale, per noi basta così". 

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