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Donne, le signore riunite in un seminario: "Il piacere allunga la vita e previene le malattie"

Brunella Bolloli
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 Novanta minuti di seminario sull'orgasmo femminile. Alle tre e mezza di pomeriggio di un sabato caldo. Su Zoom. Costa solo 10 euro e le adesioni sono tante: tutte donne, dai 20 ai 70 anni, l'argomento tira, dopo la clausura da lockdown ancora di più, con il blocco totale dei mesi scorsi e il rimpallo delle regioni, apri e chiudi, chiudi e apri, tocca riabituarsi perfino a certi rapporti. La relatrice, poi, è una scienziata della materia: si chiama Francesca D'Onofrio, professione sex counselor, consulente del sesso, psicoterapeuta, una tipa serissima, che non ha mai smesso durante il Covid di seguire coppie in crisi e singoli in cerca di aiuto e per venire incontro alle esigenze dei pazienti ha organizzato questo webinar, il seminario via Zoom, piattaforma alla quale possono accedere tutti direttamente da casa propria. E dunque, eccoci in collegamento da Roma, Milano, Piacenza, Padova, Bologna, Alessandria fino a Berlino. L'invito su Facebook, del resto, era accattivante e diceva così: «L'orgasmo è piacere, gioia, emozione, salute, un meraviglioso dono a portata di mano, ma molte donne non sanno cosa sia. Scoprilo con ORGASMICA. Cultura, tecniche, anatomia, pregiudizi, storia, esperienze, ti propongo un pellegrinaggio di scoperta e condivisione. Destinazione, il tuo piacere». E al pellegrinaggio non si può dire di no, sarebbe un peccato. La dottoressa consulente del sesso è un'esperta di sex toys, gli aggeggini come i mini-vibratori che usano uomini e donne e, ovviamente, li consiglia: «Fanno bene sia alla libido che alla salute», spiega, «perché aiutano i tessuti a rivascolarizzarsi, aumentano la produzione di dopamina, che è l'ormone della felicità, e risolvono tante situazioni». Ma i giochi stavolta non c'entrano.

 

 

 

Le iscritte vogliono risposte sul piacere, su come si arriva alla soddisfazione partendo dalla mente «perché è un fatto culturale se l'orgasmo femminile oggi è ancora un tabù e in buona parte», insiste D'Onofrio, «non c'è un problema anatomico, fisiologico e genitale, ma di rappresentazione della sessualità femminile» e della «cultura in cui viviamo». In sintesi: c'è tanta disinformazione, troppe donne sono represse e si sentono in colpa anche solo a parlare di quella roba lì. Dopo una certa età, inoltre, sono convinte di dovere entrare in modalità ragnatela, ovvero quando là sotto non passa mai nessuno, invece la scienziata del piacere su questo dà grandi speranze: «L'orgasmo femminile è come un buon vino. Più invecchia e più è piacevole. Chi gode arriva fino a 100 anni», assicura. Per cui nonne scatenatevi, avrete un sacco di benefici. Infatti «con l'orgasmo la pelle è luminosa, i capelli più forti, preveniamo una serie di malattie e stiamo meglio». L'importante è lasciarsi andare e abbandonarsi alle fantasie. Spesso durante i suoi incontri, la psicoterapeuta utilizza un approccio pratico che va «dal disegnare gli orgasmi all'esplorazione delle zone erogene in piccoli gruppi, a seconda dei contesti in cui viene realizzato», ma con il filtro dello schermo di un Pc e la distanza causa Covid tale metodo è irrealizzabile. Dunque, tocca a lei cominciare con la spiegazione, su come lo si può fare con leggerezza ma consapevolmente, poi si aprono i microfoni e partono le domande da casa. Piatto forte lo squirting, termine che non c'entra con lo squittire animalesco ma deriva dall'inglese squirt, cioè schizzo, spruzzo. Per semplificare: l'eiaculazione femminile, qualcosa che fuoriesce copioso come avviene per gli uomini, sebbene c'entri nulla con lo sperma ma riguardi un appagamento della donna così intenso da essere senza equivoci, senza finzioni. Visibile. Non tutte le signore squirtano (soltanto tra il 10 e il 40 per cento) e in quanto all'origine di questo fluido che alcune hanno e altre no, il dibattito è aperto e un webinar non basta. Sul tema si apre una prateria, un mondo, anzi Vulva Mundi dal nome di un noto festival sulla materia, con le partecipanti al corso on line interessate a capire come si fa «a fare la fontana» e disposte ad accettare il rischio di raccontarsi in pubblico. lo show della patata La sessuologa spiega tutto per bene usando i termini giusti ma, neanche a farlo apposta, tra le iscritte a Orgasmica c'è Betta Cianchini, attrice, sceneggiatrice, conduttrice radiofonica e componente delle Funambole, associazione socio-culturale nata dall'idea di 21 donne creative e intraprendenti con cui la D'Onofrio collabora. Grazie al suo lavoro Betta punta sull'ironia, come si evince già dal titolo di un suo fortunato spettacolo Il Chakra della patata, che è un'irriverente rilettura della sessualità femminile «divisa tra ciò che dice la testa di una donna e quello che invece sente la topa». Impossibile, quindi, ignorare l'argomento squirting da qualunque posizione lo si veda, trattato in modo giocoso, ma con l'apporto della dottoressa, perciò mai con volgarità. Alcune battute dello show sgorgano spontanee: «Buonasera e grazie di essere venuti... intendevo tra ieri notte e oggi, lo spero per voi». Allora, cos' è lo squirting? Sonia si fa avanti: «Purtroppo succede molto raramente. A me mai!». Giorgia condivide: «Praticamente stiamo parlando di un miracolo». Stefania: «Un mistero lubrificante». Claudia non ha capito: «Ma con la D o con la T? Squirt che? Ah, è il verso del topo?». Barbara la corregge: «Casomai della topa!». Fabiola laconica: «È come quando sbrini il frigo, stesso volume di acqua e stessa cadenza: una volta all'anno». Un'anonima: «Con mio marito non mi capita mai». Insomma, è evidente che serve un ripassino, non a caso la sex counselor ha già programmato il prossimo seminario su Internet: il 30 giugno. Ma adesso che è finita la clausura e si è tornati a fare zum zum senza dover ricorrere a Zoom, una cosa è chiara: che si pronunci squirting o in altro modo, che si realizzi pienamente o no, le donne non vogliono più nascondersi e anzi pretendono la parità d'orgasmo: più schizzi per tutte.

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