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Migranti, 250 scendono dalla Siremar a Porto Empedocle: "Veniamo in Italia perché qui le leggi sono meno restrittive"

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Perché i migranti vengono in Italia? "Perché avete leggi meno restrittive delle nostre". A spiegarlo è uno dei 240 sbarcati dalla San Savino della Siremar, il traghetto che fa la spola tra Lampedusa e Porto Empedocle, ai giornalisti presenti sul molo. Gli immigrati irregolari sono stati poi portati in Sicilia e l'allarme è sia sociale che sanitario. "Abbiamo viaggiato sullo stesso traghetto - racconta un agrigentino al Giornale.it -, sebbene distanziati. Ma quasi ogni giorno è così e nonostante ci sia chi fa la santificazione a bordo, il rischio di contrarre il Covid-19 è sempre alto. Abbiamo paura? Sì. Ormai parlano della nostra terra solo per i migranti, ma la Sicilia è altro. È turismo e cultura. Siamo stanchi".

 

 

 

Il responsabile della Lega a Porto Empedocle Umberto Prestia parla di "scellerata gestione del governo riguardo al fenomeno dell'immigrazione clandestina", un danno enorme per il turismo dell'isola già messo in ginocchio dal lockdown e i postumi dell'epidemia di coronavirus che per il momento sta risparmiando l'isola. Le misure di sicurezza per i migranti sono risibili: "Gli sbarcati - scrive ancora il Giornale -, quasi tutti tunisini, con qualche eccezione per alcuni soggetti che arrivano dal Bangladesh, salgono sui pullman. Per ogni mezzo 55 persone, senza distanziamento sociale. Circa 190 di loro sono destinati a un centro di accoglienza di Caltanisetta, i restanti a Villa Sikania". E restano nelle orecchie le parole di un residente: "Guardate, dicono che scappano dalla guerra, ma sono abbigliati come noi, sorridono e scherzano tra loro. Non ci risulta che in Tunisia ci sia la guerra".

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