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Coronavirus, Italia circondata: la pandemia dilaga in Europa, la mappa del terrore e un concreto rischio-caos

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L’Italia è stato il primo paese europeo a dover far fronte all’epidemia di coronavirus e ne ha pagato il prezzo con oltre 35mila vittime e un lockdown apparentemente interminabile. Rispetto agli altri Stati membri dell’Ue l'attuale situazione nostrana è però eccellente: il virus appare sotto controllo, pur non mancando focolai che però vengono individuati e isolati rapidamente. Anche se nelle ultime ore i ricoveri in ospedale sono tornati a salire (+27), i nuovi casi giornalieri sono sempre tra i 100 e i 300 e le vittime spesso sotto la doppia cifra. Nel resto d’Europa, però, la situazione è molto più seria, come si evince dalla “mappa del terrore” pubblicata da La Stampa nell’edizione odierna.

 

 

L’Italia è praticamente circondata dal virus e soprattutto dalla seconda ondata, che è già in corso in molti paesi: il Belgio ha ufficializzato il ritorno dell’emergenza, mentre la Germania deve fare i conti con la gestione difficile di troppi focolai e con numeri di contagio in aumento da sette giorni. Nel frattempo anche la Francia è in allarme: il comitato scientifico attende un nuovo boom di positivi e avvisa che la seconda ondata è dietro l’angolo, al punto che potrebbe verificarsi già nel prossimo mese, senza dover attendere l’autunno. Il viceministro Sileri non ha escluso la possibilità di chiudere i confini nel caso in cui la Francia dovesse perdere il controllo sulla diffusione del virus, mentre il premier Conte ha assicurato che non ci sarà un nuovo lockdown. Ma guardando lo scenario europeo non può averne la certezza assoluta, anche se la gravità di una nuova ondata potrebbe non essere a livello della prima. Inoltre a preoccupare l’Italia è anche la Romania, che è il paese più colpito dei Balcani con ben 1.232 nuovi casi nelle ultime 24 ore: chi arriva nel Belpaese da lì, come pure dalla Bulgaria, ha l’obbligo di quarantena per due settimane. Forse sarebbe meglio evitare del tutto che arrivino in una fase così delicata. 

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