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Viviana Parisi e Gioele Mondello, un investigatore: "Quello che voleva fare alla Piramide forse l'ha fatto nel bosco dopo l'incidente"

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Forse Viviana Parisi "quello che voleva fare alla Piramide l'ha fatto nel bosco dopo l'incidente". A un investigatore sfugge questa frase e il giallo di Caronia inizia ad assumere contorni più chiari e drammatici. Il ritrovamento dei resti del corpo del figlio di Viviana, Gioele Mondello, perlomeno elimina un dubbio sulla sorte del piccolo. Sono morti entrambi, in un fazzoletto di poche centinaia di metri anche se l'azione degli animali selvatici della zona potrebbero aver disperso quel che rimane del bimbo di 4 anni. La pista dell'aggressione da parte degli stessi animali è ancora al vaglio degli inquirenti, ma quella più concreta conduce al tragico scenario dell'omicidio-suicidio. Viviana avrebbe ucciso Gioele e poi si sarebbe gettata dal traliccio. 

 

 

 

"Io e Viviana avevamo recuperato la serenità - si rifiuta di crederlo Daniele Mondello, marito e papà -, anche perché lei era felice per aver ritrovato il lavoro. Il 3 agosto abbiamo fatto colazione assieme a Gioele, poi lei mi ha detto che andava a Milazzo. Ma sapevo che aveva voglia di andare anche alla Piramide della luce, l'aveva detto a mio fratello e a mia cognata. Quel giorno non si è portata il telefono perché si appoggiava sempre a me". 

 

 

 

Ecco, la Piramide di cui parlava l'investigatore: un luogo "mistico", teatro delle cerimonie spirituali del solstizio d'estate a Motta d'Affermo (a una trentina di chilometri da Caronia), che tanto avevano affascinato Viviana, in preda a un "crollo mentale e a una crisi mistica", come scritto nero su bianco da una perizia dell'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto dove la donna era stata ricoverata lo scorso marzo. Secondo Daniele stava meglio, e non avrebbe mai potuto fare del male a Gioele a cui era "morbosamente legata", parola del legale di famiglia. Ma proprio questo legame morboso, unito alla crisi mistica, secondo la criminologa Roberta Bruzzone potrebbe aver portato a un ultimo insano gesto, forse accelerato dalla paura per l'incidente nel tunnel dell'A20 Messina-Palermo.

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