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Viviana Parisi, la famiglia sicura: "Gioiele morto nello schianto, lei fulminata sul traliccio". Le ultime evidenze

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Il procuratore capo di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo, che che indaga sulla morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, ha disposto per questa mattina nuovi accertamenti irripetibili conferendo l'incarico a dei consulenti sull'incidente stradale dello scorso 3 agosto sulla Messina-Palermo e altri accertamenti sui dati contenuti nel telefono cellulare e sul tablet della Deejay di 43 anni. Il pm ha nominato come nuovi periti Santi Mangano e Roberto Della Rovere sull'incidente, mentre Antonio Consalvi per indagare sui contenuti del cellulare. I legali della famiglia potranno nominare periti di parte. 

La famiglia però è convinta che la soluzione al giallo di Caronia sia proprio nell'incidente nella galleria Pizzo Turda dell'autostrada Messima Palermo avvenuto il 3 agosto. I segni del vetro spaccato e poi quelli sull'auto che mostrano un impatto violento, lo pneumatico schizzato via, il cerchione visibilmente deformato, la carrozzeria danneggiata. Gioele secondo Roberto Parisi, fratello di Viviana potrebbe essersi, anche gravemente, o addirittura che sia morto in seguito allo schianto.

 

 

"Non sembra un incidente così lieve come ci è stato detto all'inizio.  Gioele può avere sbattuto la testa", spiega Parisi a Il Giorno. Come mostrano le immagini dopo l'incidente in galleria Viviana accosta la macchina al guardrail e scende per addentrarsi tra la boscaglia.

Intanto sono stati trovati altri frammenti ossei nei boschi di Caronia e le analisi dovranno stabilire se appartengono al piccolo Gioele. I vigili del fuoco e gli uomini della polizia scientifica non hanno interrotto le ricerche di indizi utili alle indagini. La zona dal traliccio, ai piedi del quale è stata rinvenuta cadavere Viviana, fino al luogo in cui sono stati trovati i resti di Gioele, sono stati puliti da erbe e rovi per essere ispezionati.

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