"Metodo Velardi". Dalla Lega il sistema per riaprire in sicurezza concerti e stadi
Altro che l'applicazione "Immuni". Altro che il limite a mille partecipanti per gli eventi all'aperto. Finalmente è stato creato un sistema, semplice ma efficace, che può aprire la strada al ritorno del pubblico nei palazzetti - per i concerti - o negli stadi. A idearlo è stato Andrea "Macario" Velardi, consigliere comunale della Lega a Verona e organizzatore del più grande comizio all'aperto durante questa campagna elettorale. Al castello di Villafranca di Verona, Velardi è riuscito a ospitare 2.500 persone, tutte sedute, distanziate e protette. Così il pubblico ha potuto seguire serenamente i discorsi dal palco di Luca Zaia, candidato alla presidenza in Veneto, e di Matteo Salvini. Un evento che ha convinto i responsabili del Carroccio a replicare il metodo Velardi.
Di cosa si tratta? Avete presente il meccanismo di acquisto in rete con carta di credito? L'utente compra on line, ma per confermare la spesa bisogna prima digitare un codice inviato sul telefonino da Nexi o Mastercard. Solo dopo parte effettivamente il pagamento e quindi l'ordine d'acquisto. Il protocollo è stato così replicato per il comizio a Villafranca. I militanti o simpatizzanti leghisti si sono registrati in un sito creato ad hoc, il quale ha poi generato una pagina dove bisognava autocertificare di non essere positivi al Covid. Solo al momento dell'ingresso, mostrando la mail di conferma, si riceveva infine un codice sul cellulare, appunto, che indicava il posto dove sedersi. «Il nostro governatore Zaia, quando iniziò ad aprire le attività durante il lockdown ci ha insegnato che solo responsabilizzando le persone si può tornare a fare le cose di prima», spiega Velardi, che vanta un grande seguito tra giovani e ormai meno giovani per la sua esperienza pluridecennale nel mondo dei locali e delle discoteche.
«Non si può solo chiudere o reprimere. Noi Veneti ce l'abbiamo nel sangue la volontà di gestire e di lavorare in sicurezza e desideriamo continuare a vivere anche in questo periodo difficile. Non vogliamo essere degli assistiti ma semplicemente essere quello che siamo: gente che vive di ciò che produce. Lo ha sottolineato sul palco dell'evento scaligero anche il vice segretario federale, Lorenzo Fontana, che ringrazio per la fiducia accordatami». Politica a parte, va sottolineato che il protocollo pensato da Velardi può essere utilizzato anche per i concerti, che prima o poi dovranno ripartire per non distruggere anche il mondo dello spettacolo.
«Un evento musicale solo con mille persone è insostenibile», mentre nei palazzetti - quindi non solo negli spazi aperti - è possibile «ampliare la platea garantendo comunque la sicurezza e la tracciabilità di chiunque. Non parliamo poi degli stadi», conclude il consigliere leghista veronese: «Col mio meccanismo, chi entrerà dovrà avere un codice, legato alla compilazione di una autocerticazione, che sarà rilasciato poche ore prima della partita, garantendo una tempestività sui dati sanitari e una sicurezza sugli spalti, esentando infine i club. La parola d'ordine è semplice: responsabilizzazione della gente». Così si riparte in fretta»