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Omicidio Willy, le omissioni con cui le famiglie degli arrestati incassavano il reddito di cittadinanza

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Le famiglie dei quattro accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte - Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli - percepivano tutte reddito di cittadinanza, circa 30 mila euro che ora dovranno restituire.  Redditi scoperti dopo gli accertamenti patrimoniali richiesti dalla Procura di Velletri all'Inps, anche a seguito delle immagini di una vita che non lesinava lusso pubblicati sui social dagli imputati.  Secondo gli accertamenti le famiglie degli arrestati avrebbero avuto accesso al fondo "omettendo di indicare nelle autocertificazioni compilate i dati dovuti". Un sussidio che nasce  per essere distribuito alle famiglie indigenti o senza reddito. E che quindi si scosta da quanto invece mostra la vita dei quattro tra suv, barche, vacanze di lusso, orologi e vestiti griffati e vacanze in Costiera amalfitana. Insomma, una dimostrazione plastica  di quanto sia facile aggirare i vincoli per accedere all'assegno per fannulloni voluto dal M5s.

 

 

Una vita di lusso quella dei fratelli Bianchi con, scrive Repubblica, "la villa di Artena con il leone di pietra all'ingresso e le iniziali sul cancello. Non esattamente il tenore di vita che ti aspetti da una famiglia che dalla primavera del 2019 ad oggi ha percepito 16.000 euro di reddito di cittadinanza". Per questa ragione, dopo verifiche incrociate, la guardia di finanza proceduto alla denuncia di Ruggero Bianchi, il padre dei due ragazzi accusati, per "frode fiscale".

"I finanzieri",  scrive Repubblica, "si sono accorti che Ruggero Bianchi, in passato attivo nel campo dello scavo dei pozzi artesiani, ha chiesto il beneficio del reddito di cittadinanza, indicando, tra le altre cose, di avere moglie e figli a carico. In diciotto mesi risulta aver ricevuto dall'Inps circa 16.000 euro, ossia un assegno mensile di 888 euro. Una cifra non dovuta secondo gli investigatori, che hanno trovato delle macroscopiche differenze tra il modello Isee presentato all'Inps e i redditi effettivi della famiglia. I coniugi Bianchi hanno quattro figli: Gabriele possiede una frutteria a Cori, aperta dopo il lockdown; Marco risulta nullatenente; di Fabio, il terzo fratello, non si conoscono attività lavorative; Alessandro, il maggiore dei quattro (classe 1987), possiede la metà di un pub ad Artena e un'impresa individuale per il commercio di prodotti ortofrutticoli". 

Per quanto riguarda Mario Pincarelli, nel verbale si legge, che al momento dell'arresto "indossava un vistoso anello in oro con brillanti e l'effige del simbolo Versace".  Il padre di Pincarelli ha percepito circa 12.000 euro di reddito di cittadinanza, più o meno 660 euro al mese. Molto inferiore, invece, la somma che arrivava alla madre di Francesco Belleggia: 80 euro al mese. Il padre, Lorenzo Belleggia, lavora saltuariamente in ditte di facchinaggio. Francesco, ai domiciliari, è disoccupato. In tutto le tre famiglie hanno avuto dall'Inps 33 mila euro. In totale le quattro famiglie dovranno restituire 28.747 euro, pena il pignoramento della casa o di altri beni.

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