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Stefano Bonaccini contro il reddito di cittadinanza nel giorno dei fratelli Bianchi: "Soldi per stare sul divano, non è dignità"

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Stefano Bonaccini va all'attacco del M5s sul reddito di cittadinanza nel giorno in cui si è scoperto che lo hanno ricevuto anche i fratelli Bianchi, accusati dell'omicidio di Willy Monteiro a Colleferro: "Non ne sono mai stato entusiasta. A una persona che non lavora posso pure dare per un certo periodo un assegno perché è nella disperazione, ma è il lavoro che dà dignità, non quell'assegno. Una mamma e un papà guardano la tv al pomeriggio con i figli sul divano: ma lo fanno non perché lo vogliono, ma perché non lavorano. La politica dovrebbe avere il compito di dare loro un assegno per poco tempo e poi farli alzare da quel divano - rimarca Bonaccini -, farli uscire di casa e farli andare a lavorare, perché è il lavoro che dà dignità, non un assegno. Anche sui bonus non sono così d'accordo, ad esempio. Il vero valore è il lavoro. Ecco perché va irrobustita la parte di politica davvero riformista in seno al Partito Democratico: non bisogna essere subalterni a nessuno", spiega in una intervista al Giorno. Come sempre e sempre di più, insomma, parole da leader. Parole nette, quelle di Bonaccini, contro il contestatissimo reddito di cittadinanza nel giorno più buio in assoluto per il sussidio pentastellato. Parole che accreditano le teorie secondo le quali mirerebbe a scalare il Pd (e potrebbe presto farlo, magari dopo un ko giallorosso alle regionali).

 

 

 Ma Bonaccini non vuole alimentare ipotesi sul suo futuro politico. E in una seconda intervista, concessa a Italia oggi, parla del suo ruolo attuale: "In politica si sale e si scende a grande velocità e quindi è bene non farsi illusioni. Ma soprattutto perché vengo dalla periferia, Campogalliano (9 mila abitanti in provincia di Modena), mio padre era camionista, mia madre operaia. Ho incominciato a fare politica nel 1988 prendendo la tessera dei Ds, sono entrato in consiglio in quel Comune, poi a Modena, infine in Regione. Ho una famiglia splendida che mi sostiene, due figli di 18 e 25 anni. La politica se svolta in modo corretto e con competenza ha un alto valore morale che non può essere cancellato da qualche malfattore", conclude

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