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Lecce, omicidio arbitro De Santis: “Sospetto? Falso indizio”, ma spunta l'autopsia: “Ferocia inaudita”

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Si infittisce il giallo legato al duplice omicidio di Lecce, dove l’arbitro Daniele De Santis è stato brutalmente assassinato insieme alla fidanzata Eleonora Manta. Nelle scorse ore era circolata una notizia, battuta anche dall’Ansa, secondo cui sarebbe stato in corso un interrogatorio in Procura con un certo “Andrea”, un edicolante del posto che era dato come primo sospettato. Invece è arrivata la smentita: da fonti della stessa Procura salentina è emerso che non ci sarebbero stati fermi, ma sarebbero state sentite dagli inquirenti diverse persone.

Si tratta quindi di un falso indizio quello sull’edicolante, ma intanto è stata effettuata l’autopsia sui corpi che “ha confermato la ferocia con cui l’omicida si è scagliato contro la donna”. A riferirlo è stato il legale della famiglia dell’arbitro, che ha assistito all’esame necroscopico. Secondo gli inquirenti anche l’omicidio di Daniele non è stato meno violento: è stato raggiunto dalle coltellate dopo aver tentato invano di difendere la fidanzata e di fuggire dalle scale, dove l’assassino lo ha però raggiunto e ucciso. A rendere ancora più inquietante la vicenda è che, secondo alcune testimonianze, Daniele ed Eleonora si erano trasferiti proprio quel giorno nella palazzina in cui hanno perso la vita. 

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