Tutti col Capitano Ultimo
In 120 gli faranno da scorta
Dopo la decisione dei giudici di revocare la scorta al Colonnello De Caprio, meglio conosciuto come capitano Ultimo (suo l'arresto nel 1993 di Totò Riina), i colleghi si mobilitano. Già due settimane fa avevano fatto sapere in una lettera che non l'avrebbero lasciato solo. Così, dopo le rivelazioni del figlio del mafioso Vito Ciancimino che accusa lo Stato di avere trattato con Cosa Nostra per l'arresto di Totò Riina, sono 120 gli uomini disposti a correre in aiuto del loro capitano. La notizia arriva dal Cocer (il sindacato dei carabinieri), che spiega: la tutela verrà esercitata in forma volontaria e con auto private, quando i carabinieri saranno liberi dal servizio. ''La lodevole iniziativa è un chiaro segnale lanciato alla mafia: il Capitano Ultimo, che oggi è un colonnello, non sarà mai lasciato solo quando andrà nei processi contro Cosa nostra''. ''Questi sono gesti - conclude il comunicato – che uniscono, in un momento particolare per l'Arma''. Nessun commento dal Comando generale dell'Arma.