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Dpcm Natale, la richiesta dei governatori: "Impianti sciistici chiusi? Allora blindare le frontiere"

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Un nuovo braccio di ferro in vista del Dpcm del 3 dicembre. Al centro della discussione tra Stato e regioni ancora una volta ci finisce la scuola. Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione, vuole a tutti i costi riaprire gli istituti il 9 di dicembre, mentre i governatori rilanciano addirittura a gennaio. Questo perché far ripartire le scuole, grosso veicolo di contagio, prima dei cenoni natalizi potrebbe avere pesanti conseguenze sull'espansone della pandemia.. Non solo, perché secondo le indiscrezioni del Corriere della Sera nel corso della riunione a Palazzo Chigi i presidenti delle regioni hanno chiesto anche di valutare la richiesta di chiudere le frontiere.

Il motivo è ormai noto: esecutivo, e non, è convinto della necessità di tenere chiusi gli impianti sciistici per evitare un incremento della curva di contagi da coronavirus. Decisione non condivisa dagli altri paesi come l'Austria, che potrebbero invece assistere a un flusso di italiani pronto a riversarsi sulle loro montagne. Così l'unica soluzione per i governatori sarebbe a monte: impedire l'uscita dai confini italiani. Questo sia per evitare contagi di ritorno e per non far definitivamente collassare il tessuto economico delle regioni che potranno beneficiare di qualche riapertura nei giorni delle festa. Dubbi anche sugli spostamenti tra regioni. Se i contagi non dovessero diminuire, i cittadini non potranno nemmeno muoversi all'interno del Paese. Anche se tutto è ancora da decidere.

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