Torino, via borse di plastica
a partire dal 2 aprile 2010
Torino dice addio ai sacchetti di plastica per la spesa. A partire dal 2 aprile 2010 la città, infatti, vieterà agli esercizi commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande, la distribuzione ai consumatori di sacchetti non biodegradabili per l'asporto delle merci. La norma riguarderà soprattutto gli operatori mercatali e i commercianti di generi alimentari, maggiori distributori di borse di plastica. Il comune torinese e le associazioni dei commercianti hanno firmato un protocollo d'intesa per avviare la graduale eliminazione dei tradizionali shopper di polietilene e la loro sostituzione con sacchetti in "mater-bi", biodegradabili in sei mesi dalla data di produzione, o in alternativa da borse in cotone riutilizzabili. Il protocollo prevede, a partire da oggi e fino al 31 marzo 2010, un programma sperimentale per la progressiva diffusione della "buona pratica" del non utilizzo di sacchetti non biodegradabili. Città e associazioni si impegnano reciprocamente a promuovere campagne di informazione, progetti nelle scuole, distribuzione di shopper riutilizzabili. Saranno gli agenti della Polizia municipale, dal 2 aprile, ad effettuare i controlli e le multe saranno applicate a chi non rispetterà la normativa. Il business dei sachhetti - Solo in Italia ogni anno si producono oltre 10 miliardi di sacchetti in plastica. L'ambiente impiega ben 400 anni a distruggerne uno, che non sarà comunque correttamente smaltito. "La direttiva europea sugli imballaggi - ha spiegato l'assessore all'Ambiente del Comune di Torino, Roberto Tricarico - vieta i sacchetti in polietilene dal primo gennaio 2010, ma il governo italiano ha ottenuto una proroga al primo gennaio 2011. La Città di Torino, invece, ha deciso di anticipare di un anno la data e di mettersi in regola con la direttiva europea". Secondo Alessandro Altamura, l'assessore al Commercio del Comune di Torino, l'iniziativa torinese "è un percorso importante che ha trovato l'immediata collaborazione dei commercianti".