Smantellato il clan Parisi
83 arresti nel barese
È statasmantellata una cosca mafiosa pugliese.Da stamattina sono stati eseguiti quasi un centinaio di arresti, disposti dallaDda di Bari, a carico di affiliati alla cosca, responsabili di associazione adelinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, usura, riciclaggio, turbativad'asta e traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Tra i destinataridelle misure eseguite dal Gruppo Investigativo sulla Criminalità Organizzatadelle Fiamme Gialle di Bari, vi sono anche alcuni direttori di banca, professionisti, amministratori pubblici e avvocati.A sostegno di questa ipotesi accusatoria vi sarebbero non solo intercettazionitelefoniche e ambientali, ma anche filmati ritenuti dagli inquirentiparticolarmente significativi. I dettagli dell'operazione di servizio sarannoillustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle 10,30,presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, cuipresenzieranno il Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso, e ilProcuratore della Repubblica di Bari. I destinataridei provvedimenti restrittivi sono 83persone (53 sono state poste in carcere, 30 ai domiciliari): tra questifigura il capoclan barese Savinuccio Parisi, assieme a suoi luogotenenti egregari, e il boss Antonio Di Cosola, egemone dell'omonimo clan contrappostoagli Strisciuglio. Parisi, tornatoil libertà da qualche tempo dopo aver scontato in carcere una pena definitiva,è ritenuto da anni il capo carismatico di una frangia della mafia barese attivasoprattutto nel rione Japigia di Bari che nei primi anni Novanta gestiva iltraffico di droga. Nell'indaginedella Guardia di finanza sono coinvolti anche amministratori di alcuni Comunidel barese e professionisti. I primi sono indiziati di aver rilasciatoautorizzazioni amministrative per favorire l'attività imprenditorialeapparentemente lecita del clan Parisi, gli altri di aver offerto la propriaconsulenza per favorire gli affari illeciti del boss. Al clan sonostati sequestrati beni per un valore di 220milioni di euro: i militari hanno apposto i sigilli alla holdingimprenditoriale del clan, attiva anche all'estero. La misura cautelarepatrimoniale riguarda aziende, terreni, conti correnti, autovetture di grossacilindrata, immobili, cavalli da corsa e scuderie. Tra i beni c'è anche unasocietà londinese di bookmaker dedita alle scommesse clandestine on line sueventi sportivi. La società è la Paradisebet limited di Londra che - secondol'accusa - dal febbraio 2001 ad oggi ha fatturato milioni di sterlineraccogliendo scommesse in Cina, Australia, Stati Uniti, Italia e altri paesieuropei. Nel nostro - secondo la procura antimafia - la società, costituita daaffiliati al clan Parisi, raccoglie da anni scommesse su primari eventisportivi, primi tra tutti calcio, tennis, Formula uno, motomondiale, scialpino, basket, rugby e football americano. La Paradisebet era giàstata al centro di indagini della Dda di Bari conclusesi nel novembre 2007 conun'imputazione nei confronti di nove indagati accusati di aver costituito epreso parte a un'associazione per delinquere finalizzata all'esercizio delle scommesse clandestine in Italia.