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Un separato su 4 è in miseria

per mantenere moglie e figli

Silvia Tironi
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Aumentano separati e divorziati e una nuova piaga sociale si apre perloro: in molti finiscono per ridursi in miseria. È quanto denuncial'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Ami ,Associazionematrimonialisti italiani. “Ogni anno in Italia si separano circa 160 milapersone e 100 mila sono i nuovi divorziati - ricorda l'Ami - .È un fenomeno cheriguarda per lo più operai, impiegati ed insegnanti. Le separazioni e idivorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano trasformanoquesti lavoratori in veri e propri clochard”. A lanciare l'allarme sono, però, lemense dei poveri: “Il 25% degli ospiti sono separati e divorziati”. Nel 80% deicasi, rileva il presidente dell'Ami, “si tratta di padri separati, obbligati amantenere moglie e figli e a non avere più risorse per sopravvivere. Molti diquesti dormono in auto e i più fortunati (circa 500 mila) sono tornati adessere ospiti delle loro famiglie d'origine. Sono numeri che fanno rabbrividire”.Per Gassani, “urge una nuova politica sociale che restituisca dignità a quantisono stati sfortunati nel loro matrimonio, che hanno perso tutto e che vivonoda emarginati. Occorrono misure atte a garantire alloggi a questo popolo dinuovi poveri nonché aiuti economici. Anche costoro hanno diritto ad avere pariopportunità. Quando si perde la dignità si rischia di non essere nemmeno buonigenitori”.

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