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Afghanistan, altri 1.000 italiani

Frattini: "Ritiro entro il 2013"

Silvia Tironi
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Altri mille soldati italiani partiranno per l'Afghanistan entro il 2010, ma con un mandato temporale definito. Questa è la decisione presa dal Consiglio dei ministri, che dovrà passare in parlamento per la ratifica. Ad annunciarlo è il ministro della Difesa Ingnazio La Russa, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “I soldati saranno inviati nell'arco temporale di 14 mesi a partire dal prossimo gennaio – ha spiegato il ministro – con una particolare accellerazione nel secondo periodo del prossimo anno”. L'obbiettivo? “Delineare la nostra presenza in una gestione interamente italiana nella zona ovest del Paese – aggiunge La Russa - anche nella parte più marginale di quella zona dove ora ci sono gli inglesi e gli americani”. Ma il mandato degli italiani sarà a tempo. Lo annuncia il ministro Franco Frattini: "Lasceremo definitivamente il Paese entro il 2013. Si entra insieme e si esce insieme agli alleati dalle missioni di paceinternazionali - ha detto, sottolineando che l'aumento di mille uominicorrisponderà a un piano di riduzione uomini in altre aree critiche,come il Libano e i Balcani -. Siamo convinti che non si debba parlaredi exit-strategy, ma di strategia di transizione con la differenzarispetto al recente passato che la transizione ha una prospettivatemporale determinata: mi permetto di dire che traggo dalle parole delpresidente Karzai che il 2013, fine del suo mandato è un limitemassimo, non un limite minimo". Ma se da una parte le truppe in Afghanistan aumenteranno, dall'altra vi sarà una riduzione delle stesse in Libano e nei Balcani. In particolare, con il passaggio del comando della missione unifil alla spagna, ci sarà una riduzione di 200 uomini. "Stiamo trattando con gli alleati - spiega La Russa - per un'ulteriore riduzione". Frattini ha infatti precisato che "il contingente italiano è comunque quasi il doppio di quello spagnolo". Confermato il piano di disimpegno dai Balcani. I rinforzi americani in Afghanistan potrebbero salire a 33 mila uomini, vale a dire tremila uomini in più di quanto annunciato dal presidente Obama. Il capo del Pentagono Robert Gates quantifica così l'impegno militare Usa. Intanto alla Camera la presidente Nancy Pelosi si è detta contraria alla istituzione di una cosiddetta 'tassa di guerra' per pagare i costi supplementari della missione armata.

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