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Calabria, due anfore elleniche

sequestrate a imprenditore

Monica Rizzello
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Due anfore in terracotta di 20 centimetri per 30, arricchite da decorazioni geometriche di tipo ellenico, facenti parte, probabilmente, di un corredo alimentare risalente presumibilmente al periodo corinzio (VII sec. a.C.) o, al massimo, al periodo romano (I-II sec. a.C.), sono state trovate dai carabinieri nel corso di una perquisizione a casa dell'imprenditore Francesco Esposito, di 66 anni, arrestato ieri nell'ambito dell'operazione su una presunta truffa ai danni dello Stato e dell'Unione europea attraverso l'utilizzo illecito dei fondi delle legge 488. Il rinvenimento è stato fatto dai carabinieri della compagnia di Crotone insieme a quelli della sezione di polizia giudiziaria della Procura, che hanno denunciato Esposito per ricettazione e impossessamento di beni archeologici. Le anfore, definite di pregiato valore storico ed artistico, sono state trovate sopra un armadio di una delle camere da letto dell'abitazione dell'imprenditore, nascoste in sacchi di carta per il pane, a loro volta coperti di cellophane. L'uomo non ha fornito alcuna giustificazione circa la provenienza del materiale, probabilmente di origine locale. Il materiale, sequestrato e messo a disposizione della Procura, è stato affidato in custodia giudiziale al Museo archeologico nazionale di Crotone. Sarà adesso la Soprintendenza ai beni culturali a stabilire l'esatta datazione dei reperti.

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