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Gratta e Vinci, brasiliano a Verona vince tre milioni con due biglietti: gli tolgono tutto, il dramma e un brutto sospetto

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Due vincite milionarie al Gratta e vinci nel giro di due settimane: si tratta solo di grande fortuna o c’è sotto qualcosa? La strana coincidenza ha insospettito l’autorità di vigilanza e ha portato all’apertura di un’inchiesta a Verona nei confronti del milionario “per caso”, un piastrellista brasiliano di 40 anni, residente in provincia di Mantova. Inizia tutto nel mese di gennaio, quando il brasiliano compra un biglietto vicino a Modena e vince un milione di euro. La seconda vincita a metà febbraio: acquista un Gratta e vinci in una tabaccheria in provincia di Verona, in compagnia di un collega veronese di 47 anni, e vince due milioni di euro.

 

 

 

Le vincite però sono state così corpose che l’Uif, l’Unita di informazione finanziaria della Banca d’Italia, ha chiesto alla Guardia di finanza di vederci chiaro. E così adesso i due, il brasiliano e il conoscente veronese, sono finiti sotto inchiesta della procura di Verona con l’accusa di riciclaggio. Il sospetto degli inquirenti è che l’uomo, arrivato in Italia tre anni fa, abbia ricevuto una soffiata da un dipendente della concessionaria che distribuisce da Roma i biglietti del Gratta e vinci. Intanto la Procura di Verona ha disposto anche il sequestro preventivo di 2 milioni e 400 mila euro, il totale delle due vincite di 3 milioni al netto delle trattenute.

 

 

 

La segnalazione dell’Uif è arrivata dopo che il fortunato vincitore aveva disposto un bonifico di 800mila euro sul proprio conto corrente presso un istituto di credito estero. Ma nel mirino degli investigatori ci sarebbe anche un assegno circolare da 80mila euro per una non meglio precisata donazione. “Si tratta di un atto dovuto, ma pur nella sua eccezionalità siamo di fronte a una doppia vincita assai fortunata – ha chiarito all’Ansa l’avvocato dell’uomo, Giovanni Chincarini -.  Va precisato che ci sono due indagini pendenti presso la Procura di Roma per accesso abusivo al sistema informatico di Lottomatica, la società concessionaria che distribuisce i biglietti del Gratta e Vinci, ma sul mio cliente non ci sono stati accertamenti di nessun tipo”. 

 

 

 

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