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Coronavirus, bollettino 30 aprile: giù morti e contagi, vola la campagna di vaccinazione. Le cifre del successo di Figliuolo

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Continua a migliorare sensibilmente la situazione epidemiologica dell’Italia, fermo restando che il vero banco di prova sarà tra una decina di giorni, quando si vedranno gli effetti delle prime riaperture avvenute il 26 aprile. Nonostante gli scenari catastrofici dipinti da alcuni virologi ed esperti scientifici in varie trasmissioni televisive, per il momento tutto sembra procedere abbastanza bene. Oggi, venerdì 30 aprile, il bollettino rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 13.446 contagiati, 15.621 guariti e 263 morti su 338.771 tamponi analizzati, con il tasso di positività rilevato al 4,0 per cento (-0,4 rispetto a ieri). 

 

 

Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a diminuire lentamente ma costantemente: oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è -411 (18.940 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è -57 (2.583) con 137 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono scesi a 436.270, mentre i deceduti sono arrivati a quota 120.807. La notizia migliore, come spesso accade nelle ultime settimane, è legata alla campagna di vaccinazione, che per il secondo giorno consecutivo ha raggiunto lo standard minimo fissato dal generale Figliuolo proprio per la fine del mese di aprile. 

 

 

Nella giornata di ieri sono state 508.158 le somministrazioni effettuate nel quadro della campagna vaccinale nazionale: il dato è stato rilevato oggi alle 16.23 ed è in aggiornamento. Per quanto riguarda invece le Regioni, da lunedì la Valle d’Aosta passerà in zona rossa, mentre la Sardegna scenderà in arancione. Sono ancora diversi i territori in quadrupla cifra di contagi: guida la Lombardia con 2.214, seguita da Campania (1.898), Puglia (1.344), Emilia Romagna (1.206), Lazio (1.151) e Piemonte (1.036). 

 

 

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