Studentessa disabile bocciata
Chiesti 600mila euro di danni
Una studentessa disabile è stata bocciata a scuola e ha fatto ricorso al Tar. Il suo avvocato ha chiesto un risarcimento danni di 600mila euro al Ministero dell'Istruzione e all'istituto superiore in cui la ragazza è iscritta. I danni sono stati quantizzati a seguito dell'aggravarsi delle condizioni di salute della 17enne, caduta in depressione dopo la bocciatura. Il ricorso al Tar della Toscana, la cui udienza si è svolta lo scorso 3 dicembre, riguarda sia l'annullamento della bocciatura che la richiesta di danni. Nel ricorso viene chiesto di appurare se ci sia stato nei confronti della ragazza un accanimento degli insegnanti che possa aver portato alla bocciatura e al peggioramento delle sue condizioni psicologiche. Il Tar ha però respinto la sospensiva della bocciatura perché ha ritenuto, in considerazione dell'ormai avviato anno scolastico, di dover «tutelare la ricorrente sotto il profilo dell'apprendimento». La ragazza, che al termine di un percorso riabilitativo era riuscita a reintegrarsi perfettamente nel corso di studi, era stata rimandata in due materie, a quanto pare dopo alcuni dissapori con l'insegnante, l'esame di riparazione non era andato bene e la studentessa era stata bocciata. Caduta in una profonda depressione, ha scelto di cambiare indirizzo scolastico per il timore di incontrare ancora quell'insegnante ed è stata costretta a ricorrere all'aiuto di uno psichiatra.