Roma, incendio in via Gradoli
Nello stabile in cui abita Natalì
Una bombola di gas è esplosa, provocando un piccolo incendio, in un appartamento seminterrato in una palazzina di quattro piani in via Gradoli al civico 96, a Roma. Lo stesso in cui abita Natalì, il transessuale brasiliano coinvolto nella scandalo che ha riguardato anche l'ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Non ci sarebbero feriti. A quanto si è appreso dalla polizia, l'esplosione è avvenuta al in un secondo piano interrato. Gli inquilini della palazzina sono stati sgomberati. Oltre la polizia sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118. All'alba del 28 novembre in via Gradoli era esplosa un'altra bombola di gas che aveva ferito, non gravemente, un cittadino del Bangladesh di 69 anni, che stava utilizzando un fornelletto in un box. L'appartamento è abitato da alcuni cingalesi che al momento dell'arrivo della polizia non erano in casa. L'incendio non ha provocato danni allo stabile, solo nuvole di fumo che si sono sparse in strada. I precedenti - Proprio l'abitazione del transessuale sarebbe stata il teatro nei primi giorni del luglio scorso, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, del ricatto ai danni dell'ex governatore del Lazio, Marrazzo messo in atto da alcuni carabinieri della Compagnia Trionfale. Nelle stanze del piccolo appartamento di Natalì sarebbe stato effettuato il filmato al centro dello scandalo. Il condominio è composto da due palazzine abitate per la stragrande maggioranza da extracomunitari e da transessuali. Piccoli alveari dove anche i garage vengono utilizzati come abitazioni. In una delle abitazioni del civico 96 di via Gradoli, inoltre, nella primavera del 1978, era stato tenuto prigioniero dalle Brigate Rosse il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, durante il drammatico sequestro terminato con la morte del leader della Dc.