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Funivia Stresa Mottarone, il proprietario Luigi Nerini e quelle strane relazioni con chi doveva controllare

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La funivia del Mottarone è al 100% di proprietà di Luigi (Gigi) Nerini, 56 anni, un imprenditore locale, di Baveno, paese sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Quattro anni fa Nerini acquistò l'80% delle Funivie di Mottarone, poi fusa in Ferrovie, dalla altoatesina Leitner. Il gruppo di Vipiteno aveva in pegno il 100% della società di Nerini: l'aveva quindi finanziato. La Leitner inoltre ha la responsabilità della manutenzione. "I controlli giornalieri e settimanali previsti dal regolamento d'esercizio e dal manuale di uso e manutenzione sono in carico al gestore", ha sostenuto la Leitner. "La società Ferrovie del Mottarone - ha dichiarato il legale della società, Pasquale Pantano - ha stipulato nel 2016 un contratto di manutenzione ordinaria e straordinaria con la Leitner per un canone annuale di 150mila euro circa. A quanto abbiamo ricostruito, tra il 2014 e il 2016 si fece una ristrutturazione, da allora la Leitner si è occupata della manutenzione", riporta il Corriere della Sera.

 

 

I bilanci degli ultimi anni delle Ferrovie del Mottarone hanno segnato risultati molto soddisfacenti con fatturati stabili intorno a 1,7-1,8 milioni e utili in crescita da 200 mila fino a 440 mila euro. I debiti sono pari a 2,6 milioni, compatibili con un'azienda che realizza un utile pari a oltre il 20% del fatturato. Nerini invece prende un compenso di 96 mila euro dalla sua società e ha in concessione la funivia dal Comune di Stresa fino al 2028. Nerini, diploma di liceo scientifico>, è titolare anche di un'agenzia viaggi a Verbania. "Ho preso spunto - raccontava presentando il suo libro sulla Ferrovia elettrica Stresa-Mottarone - dal centenario del primo viaggio effettuato dal "Trenino" l'11 luglio 1911, della Società Ferrovie del Mottarone, che oggi rappresento, per prendere coraggio al fine di scrivere la storia e le origini della mia famiglia, a partire dalla seconda metà dell'800", aveva raccontato in passato.

 

 

Il consigliere regionale del Piemonte Maurizio Marrone aveva presentato un'interpellanza alla giunta per chiedere conto dello stato di manutenzione del collegamento via cavo tra Stresa e le alture. "Le due tratte prima venivano gestite dalla società Ferrovie del Mottarone srl fino a quando a seguito di grave degrado dell'impianto vennero tolte alla società e affidate un'azienda di servizi incaricata del risanamento". Ma la stessa società che aveva portato la funivia a degrado, cioè la Ferrovie del Mottarone, nel 2001 si aggiudica nuovamente la concessione e nel 2014 se la riaggiudica, dopo che la gara era andata deserta, conclude Il Corriere.

 

 

 

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