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Funivia Stresa Mottarone, "errore umano" dietro la strage: l'ultima ipotesi, la drammatica svista sui cunei

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"Possibile un errore umano". Dalla Procura di Verbania la titolare dell'inchiesta Olimpia Bossi fa filtrare una conferma pesantissima: la cabina della funivia Stresa-Mottarone schiantatasi al suolo domenica dopo pranzo a causa della rottura del cavo tirante, provocando 14 morti su 15 passeggeri, potrebbe essere legata a una tragica dimenticanza od omissione dei tecnici dell'impianto.

 

"Nessuna ipotesi può essere esclusa, neppure quella dell’errore umano", ha spiegato il magistrato ai giornalisti. "L’ipotesi della forchetta e dell’errore umano fa parte degli accertamenti ma non è riscontrabile dai video che non sono nemmeno di qualità eccelsa. Tutto è stato coperto e repertato, noi non tocchiamo niente fino a quando intervengono i tecnici".

Cosa si intende però per "errore umano"? Il Corriere della Sera chiama in causa i controlli di manutenzione avvenuti pochi giorni prima, in particolare le operazioni sui forchettoni che azionano i freni. La procuratrice ha confermato che sabato pomeriggio la funivia si era fermata, obbligando i tecnici a intervento per rimetterla in funzione, "ma non sappiamo se questo è collegato all’incidente". La Stampa scende ancora di più nel dettaglio tecnico: 

 

In quasi tutti gli impianti di questo tipo, le "pinze" che frenano la corsa della cabina sulla fune portante vengono tenute aperte la sera, con dei cunei che poi vengono rimossi al mattino, per poi verificare il corretto funzionamento, "Una persona - scrive il quotidiano torinese - sostiene che quei cunei non siano stati rimossi, per errore. Nel caso la fune scorre lo stesso, ma non può scattare la morsa". Se così fosse, ecco spiegata la mancata entrata in funzione del sistema di frenata di emergenza. 

 

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