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Antonio Di Fazio e l'ossessione per Paola Turci: appostamenti in camerino e spese folli

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Nei giorni scorsi era emersa una presunta ossessione per una famosa cantante italiana da parte di Antonio Di Fazio, finito in manette con l’accusa di aver narcotizzato e abusato sessualmente di una studentessa di 21 della Bocconi, che sarebbe stata adescata con la scusa di uno stage. L’imprenditore farmaceutico di 50 anni è l’unico indagato: in un primo momento si pensava che potesse essere iscritta al registro anche la sorella, oncologa di livello, che avrebbe firmato delle ricette di benzodiazepine, utilizzate da Di Fazio per comprare i farmaci che avrebbe utilizzato per narcotizzare la vittima. 

 

 

O meglio, le vittime, dato che altre due ragazze hanno presentato denuncia: in totale sono sei quelle sospettate di aver subito abusi da parte dell’imprenditore. La procura è al lavoro sulle centinaia di immagini trovate nei telefoni e nei computer di Di Fazio riguardanti le sue presunte vittime. Un altro particolare svelato da Il Giorno riguarda invece la cantante Paola Turci, per la quale l’imprenditore avrebbe avuto un’ossessione “tanto da aver assunto un fantomatico ‘addetto alla comunicazione’, che sarebbe in realtà una persona ben introdotta negli ambienti della musica, al solo scopo di provare ad avere un contatto stretto con la donna”. 

 

 

“L’episodio della cantante - si legge su Il Giorno - viene raccontato direttamente agli investigatori dal giovane che era stato ingaggiato ufficialmente per curare la ‘comunicazione’ di Di Fazio con un compenso di 10mila euro al mese”. A quanto pare si tratterebbe di soldi sprecati, perché non ci sarebbe stato alcun tipo di rapporto fra Di Fazio e Paola Turci. L’imprenditore avrebbe inviato cento rose rosse alla volta, si sarebbe presentato davanti al suo camerino con un bodyguard ingaggiato per l'occasione, ma a quanto pare la cantante non si sarebbe neanche accorta di lui, tanto che non ha mai fatto denuncia. 

 

 

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