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Roberto Speranza e le regole sui ristoranti: ecco il compromesso sui tavoli

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Novità nel vertice tecnico che si è svolto con le Regioni. Quest’ultime hanno proposto tavoli da otto anziché quattro al chiuso e senza limite all’aperto, almeno per le zone bianche. L’esecutivo presieduto da Mario Draghi ha concesso il via libera. Anche se il ministro Roberto Speranza era contrario, tanto per cambiare: d’altronde fa parte ormai del suo personaggio questo atteggiamento chiusurista in barba a tutti i dati reali sulla situazione epidemiologica. 

Per il ministro della Salute sarebbe stato meglio mantenere il limite di quattro persone sia all’aperto che al chiuso, ma per fortuna il governo stavolta non gli ha dato retta e ha preferito la proposta di buonsenso avanzata dalle Regioni. A bocciare la linea di Speranza è stata soprattutto Mariastella Gelmini, che ha ritenuto “troppo restrittiva” la regola delle quattro persone al tavolo. Quindi tale limite potrebbe rimanere per i ristoranti al chiuso per altre due settimane, mentre a fine giugno - quando anche il coprifuoco sarà abolito e praticamente tutta l’Italia si troverà in zona bianca e con un’altra spallata al Covid data dal vaccino aperto a tutte le fasce d’età - potrebbe essere rimosso del tutto. 

Sistemata la questione dei ristoranti e dei tavoli, che stava assumendo contorni inquietanti agli occhi degli italiani per le regole fuori di testa immaginate da Speranza, sono diverse le ulteriori misure che devono essere messe a punto dal governo: tra le principali c’è quella riguardante i controlli preventivi per i matrimoni, con il green pass obbligatorio per gli invitati che dovrà essere controllato dalle forze dell’ordine. 

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