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Seid Visin "non si è suicidato per razzismo": i genitori smentiscono Roberto Saviano. E Salvini attacca: "Sciacallo"

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“Il gesto estremo non deriva da episodi di razzismo”. Lo hanno dichiarato i genitori di Seid Visin a Telenuova, chiarendo che la lettera che ha fatto il giro di tutti i social e giornali è stata tratta da un post di Facebook di quasi tre anni fa: esclusa con fermezza, quindi, ogni correlazione tra il razzismo e il gesto del giovane talento nocerino, le cui parole espresse in passato sarebbero quindi state strumentalizzate. “Una preghiera per te, ragazzo, e un forte abbraccio alla tua famiglia”, ha commentato Matteo Salvini. 

“Gli italiani sono da sempre generosi, laboriosi, accoglienti e solidali - ha aggiunto - chi ancora distingue o disprezza un essere umano in base al colore della pelle è un cretino. Punto”. Poi il segretario della Lega ha risposto alla polemica aperta da Roberto Saviano, che ha definito lui e Giorgia Meloni “pagliacci” e “orgogliosi razzisti”, aggiungendo che entrambi un giorno “farete i conti con la vostra coscienza, perché la sadica esaltazione del dolore inflitto ai più fragili prima o poi si paga. E vi auguro sinceramente che siano i vostri figli a vergognarsi di voi e a non darvi tregua”. 

Salvini ha deciso di rispondere così: “Agli sciacalli alla Saviano che cercano di fare polemica politica anche su una tragedia come questa, smentiti dai genitori di Seid che fanno sapere che ‘il suo gesto estremo non deriva da episodi di razzismo’. Ricordo infine che il primo senatore nero eletto nella storia della Repubblica italiana, l’amico e imprenditore di origine nigeriana Tony Iwobi, è stato candidato ed eletto con la Lega. C’è chi parla di integrazione - ha chiosato - e chi la realizza”. 

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