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Vaccino, il generale Figliuolo: "Direttiva firmata, possibile la seconda dose in vacanza"

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Via libera dal commissario Francesco Paolo Figliuolo alla somministrazione dei vaccini in vacanza. "La Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancora più flessibile e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza - ha annunciato il generale a Radio 24 -. Ho appena firmato la risposta. Per la struttura va bene, ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi. Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le regioni le dovranno mettere in pratica".

 

La campagna vaccinale è anche una questione di immagine, deve dare l'impressione di efficienza e flessibilità massime, ed è lo stesso commissario straordinario a sottolinearlo: i vaccini in vacanza sono, parole sue, "più uno spot che una necessità, già siamo organizzati per i lavoratori non residenti o chi si sposta in altra regione per lungo tempo, poi c’è flessibilità sulla seconda dose per scaglionarla".

 

Pochi minuti prima, il governatore del Piemonte Alberto Cirio aveva anticipato la direttiva sulle prenotazioni dei vaccini "flessibili", spiegando che Piemonte e Liguria renderanno effettivo l'accordo sulle vaccinazioni in vacanza. Anche la Lombardia ha già annunciato che dal 28 giugno sarà possibile prenotare il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna accorciando i tempi di attesa dalla prima somministrazione. e la Liguria, amministrata da Giovanni Toti, sono pronte a rendere effettivo l’accordo sulle vaccinazioni in vacanza.

All'orizzonte, la "campagna d'autunno" con la più che probabile terza dose di vaccino. "Non sappiamo ancora quanto durerà questo vaccino, noi ragioniamo come se durasse un anno – ha poi aggiunto Figliuolo –. Posso dire che abbiamo già opzionato di concerto con l’Unione europea, una quantità tale di vaccini per coprire tutta la popolazione con un ulteriore dose ed anche con una robusta riserva". Dal punto di vista logistico, Figliuolo immagina "uno spostamento dagli hub agli ospedali, medici di base, farmacia, punti vaccinali aziendali". Prima, però, c'è da fissare il traguardo di questi giorni: "Per giugno mi ‘accontento’ di un target di 550-600mila dosi somministrate al giorno. Questa settimana il target è di 550mila somministrazioni al giorno, la prossima contiamo di fare di più". E a luglio si può far meglio, contando su una maggiore fornitura.

 

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