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Garlasco, terminata l'udenza

Sentenza attesa giovedì

Albina Perri
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Si è conclusa la breve udienza iniziata stamattina nell'aula del Tribunale di Vigevano, nell'ambito del processo con rito abbreviato contro Alberto Stasi, accusato dell'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. Soltanto la parte civile si è espressa davanti al gup Stefano Vitelli. L'avvocato, Gian Luigi Tizzoni, nella sua replica, è tornato a parlare dell'ora del delitto, compresa tra le 9.10 e le 9.36 della mattina del 13 agosto e della tempistica dell'aggressione. Si è poi espresso «sulla condotta dello Stasi successiva all'omicidio e in particolare sull'utilizzo del computer». Tizzoni ha anche commentato la rinuncia di risarcimento danni di cui aveva parlato nella scorsa udienza uno degli avvocati di Alberto, il professor Angelo Giarda: «Come si può chiedere un risarcimento ai genitori di una ragazza morta? È una questione infondata anche da un punto di vista giuridico. Quantificare un risarcimento è compito della parte civile in quanto tale, ma è un aspetto sicuramente secondario per due genitori che da due anni e mezzo aspettano giustizia».Come già annunciato non ha ribattuto alla difesa il pm Rosa Muscio. Nella prossima udienza saranno i difensori a pronunciare le loro repliche. L'intervento del professor Angelo Zarda e dei fratelli Giulio e Giuseppe Colli, dovrebbe durare circa due ore poi il gup Stefano Vitelli si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza. Alberto rischia di essere condannato a 30 anni di reclusione.

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