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Variante Delta, "allarme nelle terapie intensive": zona gialla, la regione che sta per capitolare

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La Sardegna vicinissima alla zona gialla. Nella giornata del 2 agosto la Regione ha registrato 19 posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva. Una volta saliti a 20 i contagiati, l'addio alla zona bianca è quasi automatica in quanto si arriva al 10 per cento di saturazione delle intensive. A decretare la zona gialla c'è anche la capacità di accoglienza: la Sardegna ha 196 posti in intensiva. Conta però - come spiega Il Giornale - anche l'occupazione dei reparti ordinari che non deve superare il 15 per cento di pazienti Covid. L'ultimo bollettino ha visto 3.190 nuovi casi rispetto ai 5.321 del giorno precedente. Cresciuti invece i decessi, passati da 5 a 23. 

 

A destare preoccupazione però la risalita nell'occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Secondo il monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Agenas, relativo al 1 agosto, la media nazionale di saturazione dei reparti da parte dei pazienti Covid è pari al 4 per cento. Con un picco nei reparti ordinari per Sicilia e Calabria, arrivate in una settimana rispettivamente al 10 per cento e al 9, seguite dalla Campania al 6.

 

Da qui la necessità di mantenere la divisione delle Regioni in zone. Uno studio della Fondazione Bruno Kessler condotto con l'Iss e l'Inail pubblicato su Nature Communications l'efficacia della scelta di governo: il sistema a zone - è quanto si legge nella ricerca - ha evitato 25mila ricoveri a novembre e ridotto la trasmissibilità del virus del 13-19 per cento in zona gialla, del 27-38 in zona arancione e del 36-45 in zona rossa. Altrettanto importante la vaccinazione. La campagna procede sì spedita, ma nella fascia d'età 12/19 sono ancora quasi 3 milioni i soggetti che non hanno ricevuto neppure una dose. Un quadro preoccupante, lo definiscono gli esperti.

 

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