Arrestato presunto usuraio
interessi anche del 240%
Un presunto usuraio, il 58enne Sabino Zagaria, commerciante di abbigliamento di Andria, è stato arrestato questa mattina nel corso di un'operazione della Guardia di finanza. Colto da malore al momento dell'arresto, l'uomo è piantonato nell'ospedale Bonomo di Andria. Le indagini dei finanzieri erano iniziate circa un anno fa, in seguito a controlli fiscali in un frantoio cittadino, il cui proprietario è risultato essere vittima di Zagaria. Nell'azienda i militari hanno trovato cambiali, assegni e documentazione bancaria, il cui destinatario era appunto Zagaria. Il titolare del frantoio, un imprenditore di 70 anni, ha quindi raccontato tutto ai finanzieri: nel 1999, in difficoltà economiche, aveva chiesto un prestito di 50 milioni di lire per affrontare la stagione olearia, con l'impegno a restituire la somma in cinque-sei mesi, ad un tasso di interesse del 70%, ma non riuscì ad onorare l'impegno, così dovette chiedere un altro prestito, finché il debito arrivò a oltre un milione di euro. Perquisendo l'abitazione di Zagaria, i finanzieri hanno trovato tracce dell'altra vittima, un imprenditore di Trani del settore della termoidraulica, il quale aveva chiesto un prestito di 10.000 euro, che avrebbe dovuto restituire dopo 30 giorni con 2.000 euro di interessi, ad un tasso cioè del 240%, ma il debito aumentò e la vittima fu costretta a firmare una dichiarazione di debito a favore di Zagaria di 140.000 euro, stipulando un piano di rientro che prevedeva il pagamento di cambiali fino al 2015, con rate mensili di 1.000-1.500 euro al mese. I beni sequestrati a Zagaria, in parte intestati ai figli, ammontano a circa 1 milione di euro, mentre non sono stati quantificati ancora i conti correnti e ciò che è custodito in cassette di sicurezza.