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Ciro Grillo, ecco perché adesso il processo rischia di essere insabbiato: la strana mossa in procura

 Ciro Grillo

Paolo Ferrari
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Perché il ministro della Giustizia Marta Cartabia non ha disposto il "posticipato" possesso nei confronti della pm Laura Andrea Bassani? Che cosa ha impedito di differirne il cambio di sede, almeno fino alla fine dell'udienza preliminare? Si tinge di giallo il trasferimento, dalla scorsa settimana, della pm di Tempio Pausania alla Procura presso il Tribunale dei minori di Sassari. La dottoressa Bassani, come si ricorderà, era la titolare delle indagini sulla violenza sessuale di gruppo che sarebbe stata commessa da Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento Cinque stelle, e da tre suoi amici genovesi, Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta, nei confronti di una diciannovenne italo-norvegese. La violenza, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe avvenuta la sera del 17 luglio del 2019 nella villa di Porto Cervo di Beppe Grillo. A riscontro di quanto denunciato dalla ragazza, una chat denominata "Official Mostri", estrapolata dai cellulari dei quattro, al cui interno, fra bestemmie e parolacce, erano descritti con dovizia di particolari i dettagli irripetibili di quanto accaduto quella sera d'estate.

 

 

LA DOMANDA - Lo scorso maggio era stato notificato agli indagati l'avviso di conclusione delle indagini. La prima udienza si era celebrata il 25 giugno davanti al gup Caterina Interlandi che aveva poi rinviato per la decisione al 5 novembre. La pm Bassani, lo scorso aprile, quindi ben prima della richiesta di rinvio a giudizio, aveva deciso di presentare domanda di trasferimento per la Procura dei minori di Sassari. Il Consiglio superiore della magistratura aveva pubblicato il posto a marzo e l'unica aspirante, come si può leggere nella proposta, era proprio lei. Il trasferimento, per la cronaca, era stato votato all'unanimità nel Plenum del 19 giugno. Relatore della pratica il togato, ex Unicost, Carmelo Celentano.

La pubblicazione sul "bollettone" ministeriale che ufficializza il cambio di sede, come previsto dalle circolari, era quindi avvenuta la scorsa settimana. Con il trasferimento della dottoressa Bassani la Procura di Tempio Pausania è rimasta a metà organico. «La Procura di Tempio ha un carico di lavoro enorme e molti processi impegnativi», e ora «l'intero ruolo, cosi come i turni di reperibilità e le udienze, andrà redistribuito tra i pochi magistrati rimasti in servizio», ha commentato ieri il procuratore Gregorio Capasso. Il nostro «giovane ufficio», ricorda il capo della Procura sarda, «è sottoposto a pressioni elevatissime che, evidentemente, non possono essere lette solo attraverso l'analisi dei dati statistici».

 

 

 

Una Procura, quella di Tempio Pausania, molto sfortunata. Capasso, a settembre del 2018, era addirittura rimasto con un solo sostituto e implorava «una applicazione extradistrettuale e una pubblicazione straordinaria dei posti vacanti», all'allora potente consigliere del Csm Luca Palamara. Al momento, a Tempio Pausania - ricorda ancora Capasso - «oltre al sottoscritto sono in servizio, sui sei sostituti previsti in pianta organica, solo due giovani colleghi di prima nomina, di cui uno ha preso possesso dell'ufficio poco più di nove mesi fa, mentre un terzo magistrato terminerà la sua esperienza a Tempio nel novembre prossimo. Attualmente, dunque, i magistrati in servizio sono tre, con una scopertura pari al 50 per cento anche se di fatto i magistrati in organico effettivo sono solo in due. In tale, insostenibile situazione dal settembre prossimo sarà difficile persino garantire la partecipazione del pm alle udienze», avverte minaccioso Capasso.

 

 

SOLO DUE MAGISTRATI - C'e da domandarsi, allora, perché il ministero della Giustizia davanti ad un quadro di questo genere non abbia disposto il differimento del trasferimento della pm Bassani che conosce tutta l'indagine. La Procura dei Minori di Sassari, va ricordato, è un "micro ufficio": oltre al procuratore ci sono solo due sostituti, uno dei quali, appunto, è dall'altro giorno la ex pm dell'indagine sul figlio di Grillo. Il procuratore Capasso dovrà ora necessariamente coassegnare il fascicolo ad un altro sostituto. Sperando che nel frattempo non succeda qualcos'altro. 

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