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Bollettino 6 settembre: meno ricoveri gravi, 52 vittime. Ma l'Ema valuta la 3° dose: trovate 300 "cavie"

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Continua a rimanere sotto controllo la situazione epidemiologica dell’Italia, anche se in alcune regioni il livello di allarme è sopra la media nazionale: si tratta della Sicilia (già in zona gialla da una settimana) e della Sardegna, con quest’ultima che da lunedì prossimo potrebbe essere costretta a reintrodurre alcune restrizioni anti-Covid.

 

 

Il bollettino di oggi, lunedì 6 settembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 3.361 contagiati, 3.977 guariti e 52 morti su 134.393 tamponi analizzati (praticamente la metà di quelli di ieri), con il tasso di positività che è stato rilevato al 2,5% (+0,5 rispetto alle 24 ore precedenti). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la situazione generale rimane abbastanza positiva: oggi il saldo del ricoverati in reparti Covid è +86 (4.302 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -2 (570) a fronte di 32 nuovi ingressi.

 

 

Prosegue la campagna di vaccinazione, ormai prossima a raggiungere le 80 milioni di dosi somministrate: per la precisione al momento sono 79.158.422. Nel frattempo l’Ema ha avviato la valutazione di duna domanda per l’uso della terza dose del vaccino Pfizer-Biontech, da somministrare sei mesi dopo la seconda a persone di età pari o superiore a 16 anni. La valutazione accelerata è stata affidata al comitato per i medicinali umani e si baserà anche sui risultati di uno studio clinico in corso, in cui circa 300 adulti con sistema immunitario sano hanno ricevuto una terza dose circa sei mesi dopo la seconda. L’esito è atteso nelle prossime settimane e verrà comunicato dall’Ema.

 

 

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