L'ha colpita con 15 coltellate mentre dormiva e poi ha inscenato una rapina. La donna di 58 anni morta nel villino a Fregene, località balneare romana nel comune di Fiumicino, sarebbe stata uccisa da Giada Crescenzi, la convivente del figlio Francesco Violoni. In serata la procura di Civitavecchia ha disposto il fermo indiziario di delitto con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Dall'abitazione ubicata in una porzione di una villa, tra via Agropoli e via Teresa di Gallura, che la vittima condivideva con il figlio e con la compagna di quest'ultimo, non mancava nulla.
Il portafogli, trovato accanto all'automobile della donna finita fuori strada, è sembrato agli investigatori un depistaggio grossolano per simulare una rapina. A fare la macabra scoperta è stato il figlio della donna, subito dopo essere rientrato a casa dal turno lavorativo di notte all'aeroporto di Fiumicino, dove è impiegato come guardia giurata. Alcune contraddizioni sarebbero emerse durante l'interrogatorio della giovane, che ha raccontato che all'ora presunta del delitto stava dormendo e di non essersi accorta di nulla, hanno portato all'emissione del fermo. Il marito della vittima, Giorgio Violoni, che in passato aveva giocato a calcio con la squadra del Maccarese e poi con le giovanili della Lazio, è morto nel 2020 ed era molto conosciuto nella zona. Per domani, sabato 17 maggio, la procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto l'autopsia sul corpo della donna. L'esame verrà effettuato all'istituto di medicina legale dell'Università Sapienza.
Garlasco, perché la gemella k ha scritto l'sms su Stasi
Nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, nuove indagini si concentrano sul Dna trovato sotto le unghie d...Al momento, gli inquirenti sono alla ricerca di un movente. Si pensa a motivi economici, forse legati all'eredità, che possono aver alimentato le tensioni con la nuora. Spulciando sui social, è ancora possibile leggere i messaggi pubblicati Giada Crescenzi nei gruppi cittadini alla ricerca di un appartamento dove vivere con il compagno: "Stiamo in una situazione critica!! Vi prego! Dormiamo pure per terra non ci interessa nulla".
Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha dichiarato in una nota: "La notizia della tragica e improvvisa scomparsa della nostra concittadina Stefania Camboni ci addolora. A nome mio, dell'Amministrazione comunale e di tutta la città di Fiumicino, esprimo il più sentito cordoglio alla sua famiglia e a tutti i suoi cari". I familiari della vittima, il figlio Francesco e la sorella di Stefania Camboni, sono assistiti come parti civili dall'avvocato Massimiliano Gabrielli, che ha dichiarato a LaPresse:" Si tratta di un omicidio brutale, avvenuto nel sonno e con premeditazione, escludiamo l'ipotesi di un furto in casa".