Frane e fiumi in piena
500 sfollati tra Pisa e Lucca
Il maltemponon dà proprio tregua. E dopo le abbondanti nevicate che hanno flagellato ilNord Italia, ora è il Centro a soffrire, a causa delle avverse condizionimeteo, che hanno causato l'esondazione del fiume Serchio. Circa 500 le persone davenerdì si trovano fuori dalle loro abitazioni, nelle province di Pisa e Lucca,dove si sono registrate anche frane che hanno isolato alcune frazioni inGarfagnana. La situazione più difficile resta quella del comune di Vecchiano(Pisa) dove il Serchio si è mangiato una lunga fetta di argine. Ilpresidio delle zone da parte delle forze dell'ordine è senza sosta: e si studiacome intervenire e alleggerire il carico di acqua dal lago di Massaciuccoliverso il mare. Il lago è sempre 38 centimetri sopra il livello del mare. Lazona a sud del Lago, circa 3000 ettari di territorio nei bacini Pisano e Lucchese, ècompletamente allagata e i tecnici del Consorzio di bonifica stimano che iterreni siano invasi da oltre 30 milioni di metri cubi d'acqua. Al momento,però, come spiega una nota del Consorzio, il lago non è stato inglobatonell'alluvione, rimanendo protetto dai suoi argini. Se la notte scorsa lagrande massa d'acqua proveniente del fiume avesse superato gli argini dellazona sud del lago, gli argini a nord avrebbero avuto un sovraccarico di acquada gestire, conclude la nota, ed i rischi di rottura sarebbero decuplicatimettendo a rischio esondazione l'abitato di Massaciuccoli e Quiesa Montramito ele zone artigianali e commerciali di Montramito fino alle Bocchette. Per ilmomento questi problemi sembrano superati. La Provincia di Pisa ha già iniziato i lavoridi intervento per la sistemazione dell'argine del Serchio che ha ceduto per unfronte di circa 150/180 metri. I lavori proseguiranno anche durante la notte.Restano ancora chiuse l'A12 Genova-Livorno nei pressi di Pisa, l'A11 nel trattocompreso tra l'allacciamento dell'A12 e Pisa Nord e la statale Aurelia in prossimitàdi Migliarino. Altre strade provinciali e comunali risultano interrotte anchenelle province di Massa Carrara e Pistoia. Secondo una nota della Regione, leprevisioni meteo indicano un temporaneo miglioramento per domani nelle zone piùinteressate dalle piogge degli ultimi giorni. Danni per 20 milioni - Sono ingenti i danni provocatidall'alluvione di ieri in provincia di Lucca: solo per le opere più urgentisono necessari 1,1 milioni di euro. Altri 10 mln serviranno per laricostruzione dei nuovi argini e altrettanti per il ripristino del sistemaidraulico provinciale. Sono le stime fatte stamani dal presidente dellaprovincia di Lucca, Stefano Baccelli, nel corso della riunione svoltasi inprefettura alla quale ha partecipato Bernardo De Bernardinis, responsabiledell'Ufficio emergenze del Dipartimento della protezione civile. Baccelli haannunciato che chiederà al presidente della Regione Claudio Martini disollecitare al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.Proprio per rendersi conto di quanto successo nelle province di Lucca e Pisa,il presidente Martini visiterà questo pomeriggio le zone alluvionate. Matteoli: stato di calamità – Intanto il ministro delleInfrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha dichiarato che “nellaprossima seduta del Consiglio dei ministri chiederò di dichiarare lo stato dicalamità naturale per le aree del pisano, della lucchesia e di Massa Carraracolpite dall'alluvione e dall'esondazione di alcuni corsi d'acqua”. Il ministroha poi dato “la mia disponibilità a visitare i luoghi interessati ma adesso èopportuno lasciare operare gli addetti agli interventi immediati senza intralciareil loro lavoro. Intanto, desidero far giungere a tutti i cittadini che hannosubito danni la mia solidarietà”. Allarmeper frane e valanghe - Diverse frane e valanghe hanno colpito la Lombardia. Unaslavina ha bloccato la statale 131 a Livigno, mentre su tutto l'arco Alpino resta forte ilrischio di valanghe, dopo le nevicate abbondanti dei giorni scorsi e il repentinorialzo delle temperature. Anche Venezia è stata interessata dall'ondata dimaltempo: l'acqua alta ha raggiunto i 145 centimetri. Lasituazione Dalla mattinata di oggi, in miglioramento la situazione sulleregioni centro-settentrionali, mentre nelle regioni centro-meridionali è inarrivo una nuova perturbazione dal Mediterraneo occidentale. Il maltempointeresserà dapprima la Sardegna e successivamente le regioni tirreniche peninsularicentro-meridionali, determinando condizioni di spiccata instabilità. Terremoto a Firenze - E una scossa di terremoto è stata avvertita alle 13.05 a Firenze e dintorni: di magnitudo 2.4 la scossa non ha causato alcun danno. Numerose tuttavia lerichieste di informazioni pervenute al centralino dei vigili del fuoco,soprattutto dall'area di Calenzano e da quella del Monte Morello, versoSesto Fiorentino. Ponente ligure - Problemi anche nel ponenteligure, dove si sono verificati forti disagi alla circolazione a causa dinumerose frane, che hanno colpito soprattutto le province di Imperia e Savona.Una frana ha costretto alla chiusura dell'Aurelia tra Alassio e Albenga, inprovincia di Savona. Nello spezzino, sono rientrate in case le circa 500persone evacuate in via precauzionale, a causa dell'esondazione del fiumeMagra. Il rischio di esondazione dei fiumi resta alto anche in Emilia Romagna,dove vengono costantemente monitorati il Secchia, il Panaro e il Taro, mentre èrientrata l'allerta per il Tagliamento e l'Isonzo, in Friuli Venezia Giulia.