"La Russa fascista"
Livorno contro il ministro
Ventunoscritte, tutte sui muri di edifici pubblici e privati in pieno centro a Livornoe realizzate con vernice rossa, sono state lasciate nella notte del 24 dicembreda un gruppo di simpatizzanti dell'area antagonista che dopo la mezzanotte haimprovvisato il raid in risposta alle frasi pronunciate nei giorni scorsi dalministro della Difesa, Ignazio La Russa, in una cerimonia di auguri natalizi alle forze armatesvoltasi alla caserma Vannucci di Livorno nel corso della quale aveva ricordatoanche la Decima Mas.La sinistra radicale livornese ha subito criticato le frasi del ministro,bollandole come apologia del fascismo e nell'improvvisato raid antagonista sonocomparse scritte oltraggiose nei confronti dello stesso La Russa, ma anchedell'esercito, delle banche e del sistema finanziario, oltre a una serie discritte che invece inneggiavano all'Eta, a Lenin e a Stalin. «Da chiinneggia a Stalin, Lenin e l'Eta non ci si può aspettare molto di meglio»: è questo il commento del ministro della Difesa, Ignazio La Russa. «Durante la mia recentevisita alla caserma Paolo Vannucci di Livorno - aggiunge La Russa - chiesi al prefettodi Pisa di far rimuovere al più presto l'ignobile scritta '19 uomini uccisidall'imperialismo ebraicò, apparsa all'indomani della strage di Nassirya eancora presente sul muro dell'aeroporto Galileo Galilei; scritta questa cheoffendeva i nostri caduti e un Paese amico come Israele». «Evidentemente questamia richiesta, accolta immediatamente dal prefetto e dall'amministrazionecomunale, che ringrazio - conclude La Russa - ha dato fastidio ai suoi autori, gli stessi chedurante la notte di Natale non hanno trovato di meglio da fare se non offenderenuovamente le nostre forze armate e i nostri caduti».