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Parroco accoltella l'amico

"Non so perché l'ho fatto"

Albina Perri
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 «L'avrò anche fatto io, ma non sodire perché». Così ha ripetuto oggi al Pm AngelaSighicelli don Giorgio Panini, il parroco cinquantasettennedi Brodano di Vignola accusato dell'omicidio di SergioManfredini, l'uomo di 67 anni ucciso a coltellate nella nottetra mercoledì e giovedì nella propria abitazione di Vignola(Modena), dove ospitava con la sua famiglia, dasvariati anni, proprio il sacerdote. A riferire è stato il legale del sacerdote, l'avvocatoDomenico Giovanardi. «Don Panini è sconvolto - ha detto illegale -. È stato estremamente collaborativo questa mattina congli inquirenti, anche se ha ricordi piuttosto vaghi eframmentari della tragica notte tra mercoledì e giovedì. Hafornito elementi importanti, pur non avendo potuto riconoscereesplicitamente, proprio per queste immagini imprecise checonserva di quei momenti, di aver accoltellato nella casa diVignola l'amico fraterno che lo ospitava in casa da almeno 15 o20 anni». Secondo il legale che difende il parroco, il delitto «non hané motivo né movente. Al momento la vicenda non trova propriospiegazioni. Noi propendiamo per inquadrare tutto come unraptus. Dovremo allora attendere le perizie di specialisti perdefinire meglio le cause di quanto è accaduto, una veratragedia 'endofamiliarè. Don Panini e Manfredini si conoscevanoda 30 o 35 anni, da tanto il sacerdote era ospite di quellafamiglia ed era proprio uno di loro. Ecco perchè ora si trovadisarmato, lui stesso incredulo dopo quello che è accaduto». Il magistrato ha raggiunto il religioso nel reparto carcerariodel Policlinico di Modena, dove don Panini è stato trasferitonella giornata di ieri dopo essere stato ricoverato in stato difermo all'ospedale Estense-Sant'Agostino. Le condizioni delreligioso sono in via di miglioramento, ciò che ha permesso almagistrato di sentire l'indagato. Nella giornata di domani ci sarà anche l'udienza diconvalida del fermo davanti al gip. Don Panini era stato colpitoalla testa con un candelabro da uno dei familiari di Manfredini,la moglie Paola Bergamini e il figlio Davide, accorsi adifenderlo dalle coltellate del sacerdote dopo aver udito rumoriprovenienti dalla sala dell'appartamento del casolare.La donna, colpita a sua volta alla gola, si trova ancoraricoverata in prognosi riservata in Rianimazione delPoliclinico, in quanto necessita ancora di ventilazionemeccanica. Non è però considerata in pericolo di vita. Più lievi le condizioni del figlio, ricoverato nella stessastruttura nel reparto di Chirurgia della Mano, dopoun'operazione all'arto rimasto ferito nella tragicacolluttazione. Già tra pochi giorni - fanno sapere dalPoliclinico - l'uomo potrebbe essere dimesso. Tutto era accaduto in pochi attimi intorno alle quattro dellanotte. Il religioso era rientrato qualche ora prima da unincontro di festa con i parrocchiani in vista del Natale. Restaa due giorni dalla tragedia, tutto lo sgomento di una comunitàper un delitto dai contorni incredibili. Don Panini, giàinsegnante di religione nelle scuole vignolesi (come la mogliedella vittima), viene ricordato a Vignola come la persona che haistituito un banco alimentare in aiuto dei più poveri, cosìcome il sacerdote che è riuscito a incrementare le presenze deifedeli alle messe delle sue tre parrocchie frazionali: Brodano,Pratomaggiore e Campiglio. Un parroco definito da alcuni «divedute moderne», certamente molto attivo nel sociale.

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