Botti di Capodanno a Torino
16enne perde due dita
L'incidente - Volevano costruire un “maxi botto” di capodanno artigianale i due 16enni che ieri sera, a Giaveno (Torino), sono rimasti feriti dall'esplosione dei petardi che stavano maneggiando. Entrambi sono stati trasportati in ospedale e per uno dei due è stato necessario un intervento chirurgico, dato che l'adolescente ha subito la parziale amputazione di due dita della mano sinistra, sulle cui possibilità di recupero i medici non si sbilanciano ancora. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Rivoli, i due amici erano in un garage e avevano svuotato una decina di petardi di tipo “magnum”, considerati tra i più potenti e avevano rovesciato la polvere pirica contenuta all'interno dentro un cilindro di rame per realizzare un “super petardo”. Uno dei due, quello ferito più gravemente, ha poi tenuto in mano il cilindro, mentre l'altro pressava la polvere pirica scatenando in questo modo la scintilla che ha provocato l'esplosione. I consigli del Codacons - Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, chiede «l'inasprimento delle pene per chi confeziona i fuochi d'artificio illegali, spesso vere e proprie bombe», e invita il Governo a «far partire immediatamente una massiccia campagna pubblicitaria, con spot che mostrino le gravi conseguenze e le menomazioni che derivano dal loro uso», oltre che ad «attivare una task force di forze dell'ordine preposte al controllo e al sequestro di questi materiali, onde evitare il solito bollettino di guerra che accompagna i primi giorni di ogni nuovo anno». «Chiediamo inoltre a tutti i cittadini - aggiunge Tanasi - di denunciare a tutte le forze dell'ordine i venditori ambulanti, abusivi o improvvisati, che espongono sui banconi botti ed esplosivi di varia e dubbia natura, certo pericolosi. Queste segnalazioni possono salvare la mano, un occhio o addirittura la vita a diverse persone». Sempre ai consumatori si indirizza il segretario del Codacons, per ricordare che «tutti i botti, anche quelli legali, sono pericolosi e se usati in modo improprio possono provocare seri danni: Se, ad esempio, sono raccolti inesplosi o se accesi impropriamente possono provocare lesioni alle mani –(il 70% dei feriti è colpito alla mano) e agli arti, se puntati addosso a persone possono danneggiare gli occhi, i timpani e provocare ferite e ustioni, se puntati verso case e balconi possono causare incendi (le tende sono le prime a prendere fuoco). Per non parlare del rischio, sempre presente, che il petardo sia difettoso. Dunque il consiglio migliore che si può dare è uno solo: non festeggiate con i botti!». Agli “irriducibili dei botti” di Capodanno, Tanasi ricorda poi che «la legge impone che su ogni articolo pirico sia scritto ben chiaro il nome del fabbricante italiano o dell'importatore, se si tratta di merce estera», e fornisce una serie di indicazioni per valutare la ”sicurezza” e la liceità del prodotto: «Assicurarsi che sull'artificio sia apposta l'etichetta riportante la classificazione del ministero dell'Interno, altrimenti sono illegali, e le istruzioni d'uso. Devono essere comprati esclusivamente in confezioni originali. Verificare che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione, ovvero che non presenti segni d'umidità o danneggiamenti». «I giocattoli pirotecnici autorizzati e in libera vendita riportano la dicitura “prodotto non esplodente” (petardini, fumogeni, miccette, trottole, fontane, candeline, stelline, girelline). Non usare mai - suggerisce quindi Tanasi - fuochi pirotecnici che sull'etichetta hanno la dicitura articoli di “IV categoriA” (giocattoli pirici) o di “V categoria” (fuochi artificiali). Sono molto pericolosi e non possono essere venduti al pubblico: è necessaria la Licenza di Pubblica Sicurezza sia per la vendita che per la detenzione. Quanto ai fuochi d'artificio totalmente illegali sono sicuramente tali quelli denominati “Bomba Osama”, “Bomba Maradona”, “Super Maradona”, “Razzo Taricone”, “Cipolle”, “Bin Laden”, “Magnum”, “Bomba Tsunami”, “Tracchi e rendini”. Il segretario del Codacons indica, infine, le corrette modalità di utilizzo, raccomandando anzitutto di seguire sempre quelle descritte sull'etichetta: «Usateli solo in luoghi aperti, lontano da altre persone, da case, da materiali infiammabili e da posti a rischio di incendi, come fabbriche e boschi. Candeline e stelline si possono usare anche in casa ma vanno tenute lontano dai vestiti, dalle tende, dai divani e da tutti gli oggetti infiammabili. Attenzione alle persone vicine: una scintilla potrebbe colpire negli occhi o sulla pelle causando gravi ustioni. Mai fumare durante l'utilizzo e non usare in caso di vento. Non puntateli mai - ricorda Tanasi - contro le persone o verso balconi e finestre. Accendete sempre un prodotto alla volta, avendo l'accortezza di tenere gli altri prodotti lontano e al riparo da eventuali scintille». «Se la miccia di un prodotto non si accende subito non ritentate, ma buttatelo via. Non cercate di verificare la causa del mancato funzionamento ed in particolare non portatevi con il viso sopra l'oggetto e non provate ad afferrarlo con le mani. Lasciatelo invece raffreddare e poi copritelo con terra, sabbia e acqua. Non abbandonate mai artifici inespolsi e non raccogliete i fuochi inesplosi che si trovano per strada, sono pericolosissimi. Non fate uscire di casa da soli i vostri bambini il primo giorno dell'anno: Molti incidenti avvengono la mattina, dopo i festeggiamenti, quando i bambini raccolgono i petardi inesplosi trovati in strada o peggio ancora provano a riaccenderli», conclude Tanasi.