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Reddito di cittadinanza, ora spunta anche la mafia: che fine fanno 900mila euro, il peggio del disastro M5s

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Nuova truffa legata al reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza di Bari ha denunciato 109 persone che percepivano l'assegno, misura bandiera del Movimento 5 Stelle, per un complessivo di oltre 900mila euro. Tra i denunciati, anche alcuni condannati in via definitiva per reati di associazione di tipo mafioso o per altri gravi reati. Nel mucchio, anche un esponente di spicco di un clan attivo nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani, condannato in via definitiva anche per il tentato omicidio di un affiliato alla fazione criminale rivale.

Nell'indagine denominata "Veritas", spiegano gli inquirenti, "è stata accertata l'illegittima erogazione del beneficio ai conviventi di boss ed esponenti di primo piano della criminalità barese, clan Capriati e Di Cosola e di quella attiva nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani, clan Cannito-Lattanzio, condannati in via definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso, oltre che, in taluni casi, per omicidio, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi". 

L'ammontare complessivo delle truffe ai danni dello Stato negli ultimi 18 mesi è stato di 15 miliardi di euro, di cui 8 miliardi di danno erariale causato dai dipendenti della Pubblica amministrazione. Dal gennaio 2020 fino all'agosto del 2021, le Fiamme Gialle hanno eseguito 65.600mila interventi e i magistrati penali hanno aperto 12mila fascicoli, mentre sono 1.700 quelli della Corte dei Conti. Nonostante questi dati inquietanti, dal governo è arrivato il restyling del rdc, con un rifinanziamento ulteriore di un 1 miliardo per il 2022, che portano il totale a 8,8 miliardi. Il rischio è che sia una ricca mangiatoia per i furbetti, piuttosto che un salvagente per i disperati.

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