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Capodanno Roma: regola e idee per un turismo di prossimità d'eccellenza

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La campagna vaccinale procede con costanza e la ripresa degli spostamenti – per turismo o lavoro – è ormai una realtà: l’Italia sta lasciandosi alle spalle l’emergenza sanitaria, ma i viaggiatori faticano a perdere quell’abitudine al turismo di prossimità che li ha caratterizzati per tutto il 2021. Si tratta di una tendenza che si sta ormai radicando, come probabile effetto della crisi economica legata alle chiusure dell’epoca covid-19 e come misura precauzionale, vista la paura di un probabile contagio nelle zone turistiche più lontane e affollate.


Questa combinazione di fattori spinge ormai gli italiani a viaggiare verso mete vicine, riscoprendo luoghi a non più di novanta minuti di viaggio (16% degli italiani) o comunque borghi vicini al comune di residenza (21%). Dominano dunque le vacanze brevi, verso posti meno affollati rispetto alle grandi mete del passato. Anche le crociere si ridimensionano, diventando mini e coprendo rotte tutte italiane. 

Si impongono le mete di montagna (dell’arco alpino e appenninico, complice la voglia di spazi aperti dopo le chiusure del lockdown); giunti sul luogo, si preferiscono gli spostamenti a piedi, bici o cavallo (la logica è quella di evitare assembramenti), così come alloggi isolati (come trulli e agriturismi, diversi dunque dai canonici alberghi e hotel); infine, l’attenzione alla natura e il tentativo di ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività da turisti segnano profondamente la nuova tendenza italiana in fatto di viaggi.


Turismo di prossimità: il piacere della riscoperta dell’Italia 

 

Questa tendenza al turismo di prossimità ha certamente permesso agli italiani di rivalutare la bellezza delle mete vicine, interne ai confini del Paese, scoprendo che – al di là dell’esperienza di un viaggio verso una meta sentita come lontana – le attrattive italiane nulla hanno da invidiare a quelle di altre zone d’Europa o del mondo.

Se la spiaggia e le località di mare si sono confermate le mete preferite nell’Estate appena trascorsa, non va trascurata la rivalutazione dei borghi più piccoli e vicini, siano essi di montagna o in campagna, e di tutto il patrimonio artistico, paesaggistico e culturale collegato.

La tendenza a non andare troppo lontano è confermata anche adesso: la campagna vaccinale procede con costanza, ma le norme sul distanziamento e i protocolli di sicurezza impongono comunque una certa attenzione e un buon grado di diffidenza verso le mete più gettonate e affollate.

Le riaperture permettono tuttavia di aggiornare l’idea del turismo di prossimità in vista di grandi eventi, come il Capodanno Roma: trascorrere il capodanno nella capitale, infatti, vorrebbe dire visitare una città facilmente raggiungibile con ogni mezzo e ricchissima di offerte turistico-culturali di ogni genere e per ogni pubblico; Roma, inoltre, è anche meta di grandi eventi nazionali e non, come concerti e fiere; senza contare, infine, il grande capodanno in piazza, il teatro, manifestazioni folkloristiche ed eventi sportivi.


Valida alternativa fedele alle regole del turismo di prossimità è una visita a Torino: la città piemontese si divide tra Piazza dello Statuto e i suoi mistici effetti malefici (che rendono Torino uno dei vertici del triangolo del male, insieme a San Francisco e Londra) e la Mole, che invece si dice riesca a canalizzare energie positive su tutti gli abitanti del capoluogo. Torino si presenta dunque come una città che non ha da offrire soltanto arte e cultura, ma anche leggende e fascino esoterico.


Diverso il panorama che si può ammirare fuori Messina, in Sicilia. L’altopiano dell’Argimusco, in Valdemone, è infatti caratterizzato da imponenti megaliti, splendidi da ammirare durante un’escursione all’alba. Queste enormi rocce, probabilmente utilizzate nell’antichità per osservazioni astronomiche, costituiscono una sorta di Stonehenge siciliana, da ammirare senza bisogno di uscire dall’Italia e andare troppo lontano. Sempre in Sicilia, inoltre, spostandosi in provincia di Ragusa, si potranno fare delle impegnative escursioni in auto e a piedi lungo le piste dei Monti Iblei: non si tratta di percorsi semplici, ma sicuramente la natura incontaminata che circonderà il turista lo ripagherà dello sforzo.


La Toscana, invece, offre al turista di prossimità non soltanto le bellezze artistiche di Firenze, ma anche le meraviglie delle ville fatte costruire dalla più grande famiglia nobiliare fiorentina: i Medici. In questo itinerario ideale, si collocano villa Ambra, tra Firenze e Pistoia, oggi patrimonio Unesco, e poi villa Ferdinanda, voluta da Ferdinando I de Medici nel 1596.


Se si desidera viaggiare nelle Marche, si può coniugare l’ammirazione di splendidi paesaggi al desiderio di evitare mezzi troppo affollati. In questo caso, l’ideale è un giro in mongolfiera: partendo da San Ginesio sarà possibile volare sopra le colline marchigiane, vivendo un’esperienza alternativa e certamente unica.
 

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