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Bollettino 6 novembre: contagi e morti, è la pandemia dei non vaccinati. I nuovi dati cambiano il quadro

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo, nonostante un aumento dei casi di Covid che fa pensare a una possibile quarta ondata, anche se in forma ridotta rispetto a quella che è già stata riscontrata in molti Paesi europei, inclusa la Germania. Per ora la barriera alzata grazie all’alto tasso di popolazione vaccinata con due dosi sta reggendo, ma con l’inverno e la vita prevalentemente al chiuso i casi sono destinati ad aumentare ancora.

 

Si parla già di pandemia dei non vaccinati: per quanto si possano infettare anche i vaccinati, è chiaro che un solo non vaccinato è capace di dar vita a un vero e proprio focolare, senza tralasciare poi i rischi enormi che corre a livello di ricovero e di morte come singolo individuo rispetto a un vaccinato. Il bollettino di oggi, sabato 6 novembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 6.764 contagiati, 3.392 guariti e 31 morti a fronte di 491.962 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1,4 per cento (+0,1 rispetto a ieri).

 

 

Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, la pressione rimane bassa nonostante il costante aumento dei posti letto occupati: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +49, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -3. A proposito di pandemia dei non vaccinati, dati sull’efficacia vaccinale parlano chiaro: attualmente è dell’89% nella prevenzione della variante Alfa e de 75% in relazione alla variante Delta. Sempre molto elevata l’efficacia nel prevenire l’ospedalizzazione e il decesso: in entrambi i casi è al 91%. Quindi la stragrande maggioranza dei ricoveri e dei decessi da Covid sono legati a non vaccinati.

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