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Covid, "250 morti al giorno. L'unica alternativa il lockdown": ci vogliono rinchiudere ancora, ecco la data

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Una spruzzata di terrore sul Natale arriva da Fabrizio Pregliasco che, ospite ad Agorà su Rai 3, si spende in proiezioni da incubo sull'andamento della pandemia. Secondo il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano, infatti, "siamo in una fase crescente" di contagi, e fin qui è pacifico. Dunque aggiunge che "dobbiamo considerare che ogni contatto interumano, favorito dalle aperture che ci sono state, ha una piccola probabilità" di far circolare il virus.

 

E ancora, torna ad evocare il lockdown come unica alternativa al vaccino, pur sottolineando che "è stato efficace contro il virus ma con disastrose conseguenze", sotto gli occhi di tutti. Dunque, un nuovo appello a immunizzarsi: "Evitiamo l'80 per cento delle infezioni nell'immediatezza della seconda dose, a distanza di sei mesi alla seconda dose siamo al 50-55 per cento". Sull'obbligo vaccinale, spiega: "Diventa un aspetto simbolico, non possiamo andare a vaccinare forzosamente le persone che non si vaccinano, uno zoccolo duro rimarrà. Il compromesso accettabile è quello del green pass più stringente a seconda dell'andamento epidemiologico", rimarca.

 

Infine, eccoci alle terrificanti proiezioni sull'andamento del Covid al tempo di Omicron: "Trentamila casi al giorno per Natale". E quanti morti? "Per i modelli matematici parliamo di 200-250 decessi al giorno", sottolinea. E ancora, Pregliasco spiega che ondate di contagi "ci saranno ancora per lungo tempo e dobbiamo mantenere la convivenza civile. Ora stanno arrivando anche i farmaci per darci maggiori certezze sugli approcci terapeutici, ma non vanno considerati alternativi al vaccino", conclude l'esperto.

 

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