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Augusta Turiaco "morta per AstraZeneca": i periti, ecco come il vaccino la ha uccisa

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Il vaccino AstraZeneca ha ucciso Augusta Turiaco, la professoressa di musica di Messina morta lo scorso 30 marzo per emorragia cerebrale provocata da una trombosi. A stabilirlo la relazione di tre periti, nominati dalla Procura di Messina che sta indagando sulla scomparsa della docente. Secondo gli esperti sarebbe stata verificata la "relazione causale tra il decesso e la somministrazione".

 

 

 

 

Come ricorda il Fatto quotidiano, l'inchiesta della Procura siciliana resta ancora, al momento, "contro  ignoti", anche se la relazione dei periti potrebbe far "svoltare" il capo d'imputazione. Ora gli inquirenti dovranno capire se possono esserci "responsabilità oggettive" e "penali" tra la morte della docente e il vaccino. Lo scorso  marzo i pm di Siracusa avevano messo sotto inchiesta direttamente Lorenzo Wittum, ad di AstraZeneca Italia, accusandolo di omicidio colposo per la morte del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò, anche lui deceduto (a 43 anni) per un arresto cardiaco. Appena 15 ore prima, si era sottoposto alla vaccinazione con AstraZeneca. 

 

 

 

 

Nella relazione sulla morte della Turiaco, i periti hanno anche escluso "la sussistenza di eventuali e ulteriori cause patogeniche". Inoltre, non ci sarebbero "responsabilità colpose" per il "personale medico e infermieristico" del Policlinico di Messina, dove la donna era stata ricoverata. Insomma, nessun caso di malasanità o di errori e leggerezze dei medici. Pesante, invece, la "fotografia" delle responsabilità politiche: la vaccinazione della professoressa avvenne in un quadro di "assoluta incertezza normativa" e di "scarsi dati della coeva letteratura scientifica". "Nel foglietto illustrativo del farmaco e nel consenso informato dell'epoca non erano indicati tra gli effetti collaterali le trombosi, aggiunte solo in data 25 marzo", come ricorda sempre al Fatto l'avvocata Daniela Agnello. 

 

 

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