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Covid, vaccino per lavorare e anche la "super-mascherina": tam-tam prima del CdM, le indiscrezioni sulla stretta

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Tra poche ore, dopo lunghi giorni di indiscrezioni, conosceremo le misure dell'ultimo pacchetto anti-Covid: nel pomeriggio, infatti, si terrà il CdM chiamato ad approvare il nuovo decreto, che verrà presentato da Mario Draghi in cabina di regia questa mattina.

Il premier ha trovato una mediazione, comunque molto stringente, poiché non vi è un accordo totale tra le forze politiche di maggioranza. Il primo e più importante punto riguarda il super green pass, che potrebbe essere esteso nei luoghi di lavoro: la misura è sul tavolo e, insomma, chi non è vaccinato potrebbe non andare a lavorare. Il punto è che verrebbe escluso il tampone antigenico dagli strumenti che consentono di ottenere il green pass, rendendo così de facto obbligatorio il siero per diverse categorie.

Dunque pare andare verso la conferma una delle misure più discusse e controverse, ossia il tampone per andare in discoteca o locali pubblici per chi ha ricevuto soltanto due dosi di vaccino. Tra i luoghi a rischio che verranno inseriti nella lista, anche stadi e concerti, anche se però su questo ci sarebbe un forte scontro (la decisione verrà presa solo in cabina di regia).

E oltre al super green pass, ecco arrivare anche la "super-mascherina". Non solo sarà in vigore da subito l'obbligo di mascherina all'aperto, ma stando alle indiscrezioni in alcuni luoghi particolarmente affollati verrà imposto di utilizzare la mascherina Ffp2, la quale garantisce una maggiore protezione. Le Ffp2 hanno un potere filtrante in uscita e verso chi le indossa stimato nel 90%, il tempo di utilizzo massimo oscilla tra le 6 e le 8 ore e sono monouso. Il punto è che sono più costose delle mascherine chirurgiche: le Ffp2 oscillano tra i 60 centesimi e 1 euro al pezzo, rispetto ai 10-18 centesimi delle chirurgiche.

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