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Vaccino, quarta dose in Italia: la prima conferma. Ecco i tempi, clamorosa accelerazione

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Chi non si è mai mostrato ottimista sul futuro della pandemia, per certo, è Walter Ricciardi, il consulente di Roberto Speranza al ministero della Salute, detto "mister lockdown" per la quantità di volte in cui ha invocato la più estrema e restrittiva delle misure.

E ora Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Milano, fa il punto sul Covid in Italia in un'intervista concessa al Messaggero: "A gennaio l'impennata dei contagi sarà impetuosa, ma l’Italia quest’anno ha lottato bene contro il virus. Però non si tornerà al lockdown, non per tutti almeno", premette, escludendo almeno in questo caso il ricorso a un lockdown indiscriminato.

Ma il passaggio più importante dell'intervista, probabilmente, arriva quando Ricciardi viene interpellato sulla quarta dose del vaccino. Israele e Germania sono già pronti, noi quando la faremo? "È un discorso prematuro. Ripeto: ora bisogna accelerare sulla terza dose. Poi sì, ci sarà bisogno di una quarta, ma io la chiamerei richiamo. E comunque non si partirà prima di alcuni mesi, a maggio o giugno", spiega Ricciardi. Insomma, la si chiami come si vuole, ma il consulente di Speranza fa capire chiaro e tondo che il calendario è già stato definito: maggio o giugno, appunto. 

Infine, una battuta sulla possibilità di un lockdown per soli no-vax, misura che sembra aver sortito gli effetti sperati in Germania e in Austria: "L’impennata dei casi è impetuosa ma grazie al vaccino preme poco sulla rete ospedaliera rispetto al passato. A gennaio andremo oltre i 100mila contagi al giorno. Non credo tornerà il lockdown totale però: le regioni diventeranno arancioni e rosse, con le limitazioni che conosciamo. Ci saranno restrizioni solo per i No vax, perché a pesare sui sistemi sanitari saranno loro", conclude Ricciardi, confermando nei fatti che la serrata per gli anti-siero è comunque una delle possibilità sul tappeto.

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